“Voci dal mondo. A colloquio con i poeti”. Parte il 25 gennaio un ambizioso progetto sulla poesia contemporanea al Liceo “Medi” di Cicciano in provincia di Napoli
Cicciano – Al Liceo Linguistico e Scientifico “Enrico Medi” di Cicciano continuano le iniziative culturali destinate agli studenti come arricchimento e integrazione della didattica curriculare. Alle Lezioni magistrali di letteratura contemporanea, tenute da alcuni tra i maggiori italianisti sulla letteratura del secondo Novecento, si affianca, a partire dal 25 gennaio, il progetto “Voci dal mondo. A colloquio con i poeti”, curato dal Dirigente scolastico Pasquale Amato, dal poeta e critico Carlangelo Mauro, dalla docente Rosanna Napolitano. Il progetto è nato dalla collaborazione del Liceo “Medi” con la Casa della Poesia di Baronissi, diretta da Sergio Jagulli, e con l’Associazione Culturale Internazionale Edizioni Sinestesie di Avellino, diretta da Carlo Santoli. “Voci dal mondo” è una rassegna di poesia che aspira a diventare un appuntamento annuale per far conoscere agli studenti autori di varie nazioni e favorire gli scambi interculturali. Allo studio dei classici canonici e imprescindibili viene affiancato l’analisi di testi della poesia contemporanea. Le opere, date in lettura preventivamente agli studenti e che saranno presentate nella seconda parte di quest’anno scolastico, trattano tematiche in particolare di impegno sociale o permettono una lettura interdisciplinare guidata dai docenti. Al momento sono previsti quattro incontri con noti poeti; il colloquio, supportato anche da video e filmati, si svilupperà attraverso domande poste dai ragazzi. Si comincia con la “voce” diMaram al-Masri, poetessa siriana che sarà protagonista del reading di lunedì 25 gennaio alle ore 10.20. Interverrà l’esperto di geopolitica Antonio Trinchese. Maram vive esule a Parigi dal 1982, non ‘ben vista’ dal regime di Assad. Ha pubblicato nel 1984 a Damasco il primo libro dal titolo “Ti minaccio con una colomba bianca”, seguito da “Ciliegia rossa su piastrelle bianche”, pubblicato a Tunisi, cui seguono vari volumi: “Ti guardo”, pubblicato a Beirut nel 2000, tradotto in vari paesi e pubblicato in italiano da Multimedia Edizioni che ha tradotto nel 2011 con il titolo “Anime scalze” anche il quarto volume “Les âmes aux pieds nus”, pubblicato in Francia. L’ultimo libro è “Arriva nuda la libertà” tradotto dall’arabo. In particolare sugli ultimi due ultimi libri, ispirati, rispettivamente, da storie vere di violenza sulle donne e dalla rivolta in Siria contro la dittatura di Assad, sarà incentrato l’incontro. L’autrice nella autoprefazione ad “Anime scalze” si è detta “incredibilmente sorpresa” quando in Francia un’allieva, sentendo le parole della poesia “Una donna come me” di Maram, “è riuscita a parlare della violenza subita”. Così nella presentazione del secondo libro la poetessa indica numeri che parlano da soli e che sono oggi in tragico aumento: “Fino a questo giorno di marzo 2014 ci sono stati più di 250.000 vittime e 8 milioni di profughi. Difficile menzionare tutti i nomi benché avrei voglia di scrivere i loro nomi su ogni pagina. Ci sono i civili, e non dimentico i soldati dell’esercito regolare anch’essi intrappolati in questa violenza. Soprattutto non dimenticare nessuno”. Una poesia quella di Maram al-Mrasi che non dimentica e che è in qualche modo utile se serve a farci riflettere su atrocità cui sembriamo da tempo esserci, indifferentemente, abituati fino a quando non ci toccano da vicino. Seguiranno, nei mesi successivi, un reding organizzato dagli stessi ragazzi, incentrato sul libro di Izet Sarajlić “Qualcuno ha suonato”, con proiezioni video del poeta serbo-croato, grande amico di Erri De Luca, scomparso a Sarajevo nel 2002 e con la partecipazione straordinaria di Sinan Gudzevic, curatore e traduttore del volume; un altro “colloquio” con il poeta napoletano Bruno Galluccio che al liceo presenterà il suo ultimo libro, Misura dello zero, in cui continua, dopo la rivelazione di Verticali», ad unire, in un binomio inscindibile, poesia e scienza (in particolare fisica e matematica). Sarà poi la volta di Jack Hirshmann, poeta statunitense, inizialmente vicino alla Beat generation ma presto distaccatosene per proseguire un suo percorso controcorrente di contestazione e impegno sociale, fondato sulla «capacità di commuoversi e di partecipare concretamente alle povertà e ai disagi dei più deboli». Durante l’incontro il poeta presenterà l’antologia “Volevo che voi lo sapeste”, selezione di 50 anni di scrittura poetica.