Vista dei bimbi a rischio sotto il sole, il 60% non porta gli occhiali
Sguardi indifesi sotto il sole. Solo il 15% degli italiani tende a indossare sempre gli occhiali scuri, mentre il 30% li porta raramente. Appena il 17% ne possiede più di un paio, come invece raccomandano gli esperti per proteggere la vista nel modo più adatto in ogni occasione (in città, al mare, sui monti, alla guida, durante lo sport), e in troppi cedono alle offerte low cost ‘da bancarella’. Ma a preoccupare gli specialisti sono soprattutto i bambini e gli anziani: sono loro a rischiare più degli altri, e invece soltanto l’11% dei giovanissimi e il 10% degli over 55 utilizza lenti protettive con regolarità. Addirittura il 60% dei piccoli fra 2 e 6 anni non ha mai inforcato un occhiale da sole, benché gli occhi degli under 15 siano i più delicati e bisognosi di uno schermo ad hoc e di qualità.
Con l’arrivo dell’estate la Commissione difesa vista (Cdv) rilancia l’allarme: “L’esposizione prolungata o impropria degli occhi ai raggi ultravioletti e alla luce blu provoca danni acuti e cronici”, avverte Francesco Loperfido, consulente Cdv, responsabile del Servizio di oftalmologia generale dell’ospedale San Raffaele di Milano e professore a contratto dell’università Vita-Salute San Raffaele. “Se ci si espone al sole a occhio nudo o con un occhiale non idoneo si può provocare disidratazione e infiammazione della superficie corneale: cheratiti attiniche associate a dolore grave e fotofobia, che sfociano in chearatocongiuntiviti quando viene coinvolta anche la congiuntiva. La continua esposizione alla luce solare senza occhiali da sole causa poi patologie croniche come la cataratta e le maculopatie. Per questo è necessario imparare a proteggersi fin da piccoli”.
“Gli occhi sono strutture delicate che necessitano di protezione durante tutto l’anno”, precisa Loperfido. Ma “è fondamentale utilizzare gli occhiali da sole soprattutto quando l’irradiazione è più intensa e si trascorre più tempo all’aria aperta, con una maggiore esposizione a luce, raggi Uv, vento, sabbia, acqua salata o ricca di cloro, pollini e polveri sottili.Proteggere gli occhi deve diventare una salutare abitudine da insegnare anche ai nostri bambini”, insiste l’esperto.
Un monito particolare riguarda la qualità delle lenti: “Gli occhiali da sole acquistati nei centri ottici sono l’unico strumento che può proteggere i nostri occhi, ovunque ci troviamo e in qualsiasi condizione atmosferica – assicura il consulente Cdv – Purtroppo, sono sempre più numerosi i venditori ambulanti in città e in spiaggia che attraggono il consumatore con articoli a bassi costi, firme contraffatte e messaggi ingannevoli. Dietro si nasconde l’insidia dell’occhiale non certificato che espone da un lato al rischio di danni agli occhi a causa di lenti non a norma, e dall’altro può provocare importanti reazioni allergiche alla pelle per la non conformità dei materiali utilizzati nelle montature”.
Gli occhiali da sole, inoltre, andrebbero scelti a seconda delle proprie esigenze e della situazione di utilizzo. “A ognuno il proprio occhiale “, raccomanda lo specialista. Qualche esempio: durante lo sport servono lenti resistenti agli urti e in grado di abbattere i raggi Uv anche in condizioni di performance estreme; sulla neve, con il riverbero, è necessaria una protezione maggiore per l’ultravioletto e la luce blu che nel tempo possono aumentare il rischio di degenerazione maculare.
E ancora: “Alla guida occorre una lente non molto scura che sappia abbattere il passaggio dalla luce al buio delle gallerie”, mentre non sono adatte le lenti fotocromatiche. “La lente polarizzata ideale per uno sport come la vela non va bene invece per praticare lo sci. Non stiamo parlando quindi solo di un vezzo modaiolo – puntualizza Loperfido – ma di uno strumento che deve rispondere a criteri ben precisi”.