Vincenzo Catapano, un giovane attore dal cuore grande: mille progetti, tanti sogni da realizzare e “Quello che vedo”, la serie web che parla di autismo

 Capelli rossi, una testa piena di idee e un sogno nel cassetto. Vincenzo Catapano è un giovane attore che, con tenacia e dedizione, da qualche anno si è lanciato a capofitto nel mondo della recitazione, ma non solo. Vincenzo è anche autore, insieme a Laura Pepe e Maia Salvato, di una serie web che ha un obiettivo chiaro e importante. E’ lui stesso a spiegarci tutto: “‘Quello che vedo’ – questo il titolo – è un progetto sociale che nasce dalla determinazione di tre giovani autori campani, ovvero io, Laura e Maia, di portare alla ribalta mediatica le problematiche correlate ai disturbi dello spettro autistico. Io interpreto Filippo Balestrieri, un ragazzo autistico di 25 anni, protagonista della serie insieme a suo padre Carlo (Fabio Fulco) e il fratellino Mirko (Antonio D’Amora). La maestra assegna a Mirko un compito, il titolo è appunto ‘Quello che vedo’: parte da lì il racconto della quotidianità della famiglia Balestrieri, un po’ diversa, ma che a Mirko piace così com’è. Il percorso che ha portato alla stesura del soggetto e della sceneggiatura ha avuto inizio circa due anni fa, con una intensa attività di osservazione, studio e sperimentazione presso un centro specializzato sulla patologia”.

Regia e cast importanti e molte scene girate nella nostra terra: “Sì, la serie web è stata girata per la maggior parte a Nola, ma qualche scena anche a Somma Vesuviana e Ottaviano. La regia del progetto è stata affidata all’attore e regista Maurizio Casagrande, che si è avvalso di un cast di attori prevalentemente napoletani: Fabio Fulco, Anna Spagnuolo, Mimmo Esposito, Susy Del Giudice, Caterina Gramaglia, Tiziana De Giacomo, Igor Petrotto, Salvatore Catanese, Maria Teresa Amato e i piccoli Antonio D’Amora e Lucia Manfuso. Un bel progetto, al quale tutti hanno prestato la propria arte gratuitamente, a partire da noi autori, gli attori tutti, Antonio D’apolito e Luigi Ferrara che hanno composto le musiche, oltre allo stesso Casagrande”. Vincenzo Catapano interpreta un ragazzo autistico, compito non certo semplice: “Interpretare questo ruolo  è stato importante e non facile inizialmente. Un percorso cominciato molto tempo prima del ciack. Infatti, oltre alla preparazione attoriale, essendo anche l’autore della serie, ho dovuto prendere informazioni e conoscere l’argomento che poi abbiamo trattato. Mi è servito molto vivere a stretto contatto con ragazzi autistici. Nel periodo di preparazione le mie giornate le trascorrevo in un centro specializzato sull’autismo, insieme ai ragazzi e ai medici. Li seguivo nelle attività, mentre lavoravano, chiacchieravamo tanto, cercavo così di entrare il più possibile nel loro mondo. Un lavoro che ha dato i sui frutti  e tanta soddisfazione”. 

‘Quello che vedo’ non è una semplice serie web, lo si capisce dagli occhi e dall’entusiasmo di Vincenzo. Un progetto bello ed importante, un’idea per sensibilizzare e informare sul tema dell’autismo. Ne è la prova il ‘tour’ iniziato da qualche settimana: “‘Quello che vedo – Speciale scuole’ è un progetto nato dall’esigenza di sensibilizzare un pubblico che troppo spesso è distratto, lontano da questo genere di problematiche pur vivendole quotidianamente, ad esempio nelle scuole.  Da qui la scelta di mostrare in anteprima i sei episodi della serie nelle scuole secondarie di primo e secondo grado di ogni indirizzo, seguito da un dibattito con me che, oltre ad essere autore del testo insieme a Laura Pepe e Maia Salvato, sono anche l’attore protagonista che interpreta il ragazzo autistico. Il tutto supportati anche da una psicoterapeuta specializzata nell’assistenza e nel recupero di pazienti affetti da tale patologia. Io, Laura e Maia siamo convinti che un’attività di informazione e sensibilizzazione sul tema, non formale e alternativa ai tradizionali schemi di comunicazione, possa più efficacemente contribuire a costruire, soprattutto fra i giovani, un clima che faciliti inclusione, integrazione e una corretta socializzazione del ragazzo autistico. Colgo l’occasione per invitare insegnanti e dirigenti, interessati a portarci nelle proprie scuole, a mettersi in contatto con noi attraverso la nostra pagina Facebook ‘Quello che Vedo – La Serie Web’ oppure su www.quellochevedo.com”.

E’ un fiume in piena Vincenzo, travolgente, con la sua simpatia e la tenacia che lo hanno portato dov’è oggi. Un ragazzo che di strada ne ha fatta, con tanti sogni ancora nel cassetto: “Tutto è nato da una recita di fine anno in quinta elementare, da lì la passione per la recitazione e ovviamente lo studio, tutt’ora elemento importantissimo. Molti pensano che per fare l’attore non serva studiare, ma vi assicuro che non è così. Ovviamente mi sono anche ‘sporcato le mani’ sul set quanto a teatro. E’ proprio da lì che parte la mia giovane carriera. Il teatro rappresenta una prima tappa fondamentale del mio percorso lavorativo attoriale, poi c’è anche qualcosa in tv e al cinema. Quando il lavoro faticava ad arrivare non mi sono scoraggiato, anzi mi ha stimolato a scoprire in me altre capacità e attitudini e ho cominciato a scrivere prima qualche cortometraggio, in finale a diversi festival, poi unendo le forze con due amiche speciali è nato ‘Quello che vedo’. Ora la mia attenzione è dedicata esclusivamente a questo progetto, alla sua divulgazione e all’azione di sensibilizzazione, affinché si comprenda quello che è uno dei disturbi neurologici più invalidanti, ma di cui si parla ancora poco, ovvero l’autismo. Progetti futuri e sogni nel cassetto? Ce ne sono, anche nel campo della scrittura, ma non si svelano per scaramanzia. Posso solo dire che sono sulla giusta strada e che sto lavorando affinché si realizzino”.

di Felice Nappi

 

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