Villa Di Briano, rifiuti sotto la sopraelevata della Nola – Villa Literno: gli scavi danno esito negativo

Nola – Continuano le rivelazioni dei pentiti su rifiuti tossici interrati negli anni scorsi. Delitti ambientali che hanno reso molti territori “malati” restituendo un quadro attuale di porzioni di territori ad alta criticità.

 Villa di Briano – Questa volta al centro delle indagini è il territorio di Villa di Briano, dove un ex appezzamento di terreno, utilizzato negli anni 80 per costruire la sopra-elevata Nola -Villa Literno. Il luogo è stato indicato come un cimitero di rifiuti tossici da due pentiti del clan di Schiavone. Di questo territorio ne ha parlato per la prima volta Carmine Schiavone negli anni scorsi, rendendolo oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine e dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ma non è mai emerso nulla. Ora che questi due pentiti hanno nuovamente indicato il luogo come possibile contenitore di scorie, da questa ieri sono ricominciati i controlli della Forestale, del Noe dei carabinieri e del Nipaf. Gli scavi della giornata, arrivati a dieci metri di profondità, hanno dato risultati negativi. Ciò che era stato preannunciato non è stato trovato, ma si proseguirà nei prossimi giorni con scavi in maggiore profondità e nelle zone circostanti. 

 

di Rossella Avella

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