Villa Di Briano, emergono i primi rifiuti tossici indicati dai pentiti

 

 

Le ricerche a Villa di Briano nonostante la pioggia sono continuate. Nell’appezzamento di terreno alle spalle del cimitero di Casal Di Principe la gru è arrivata a 19 metri di profondità, portando alla luce grandi quantità di solventi, pneumatici ed altre tipologie di rifiuti tossici.  Come sempre il problema maggiore resta quello di aver causato l’inquinamento della falda acquifera, data la profondità dello sversamento. In ogni caso, le dichiarazioni dei due pentiti ex affiliati al clan di Francesco Schiavone, Vargas e Della Corte, sono risultate veritiere, tanto da spingere Carabinieri e Forestale a continuare gli scavi anche nei prossimi giorni. “Non è possibile vivere nell’incubo di mangiare cibi avvelenati. Bisogna bonificare tutto“. E’ questo il grido di disperazione della cittadinanza tutta che ha assistito attonita all’estrazione dei rifiuti sepolti in quei terreni per anni dedicati alla coltivazione di ortaggi. La giornata, tra l’altro, cade in concomitanza con l’approvazione del decreto Terra Dei Fuochi con il quale è stato disposto che le bonifiche territoriali saranno effettuate con i soldi dei clan. Sempre oggi al confine tra la Campania ed il Lazio, sono stati infatti confiscati ulteriori beni alla camorra,  per il valore di 2 milioni di euro e con parte di quest’introiti il prossimo 25 e 26 gennaio saranno organizzati a Villa di Briano controlli sanitari gratuiti l’intera cittadinanza

di Rossella Avella

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