Vertice stamane tra Letta e Renzi
Il premier Enrico Letta ha incontrato questa mattina a Palazzo Chigi, prima del Consiglio dei ministri, il segretario del Pd Matteo Renzi. L’incontro è iniziato intorno alle 8 ed è finito verso le 9.30. Il segretario del Pd è poi andato nella sede del partito, al Nazareno.
L’incontro tra Letta e Renzi, secondo quanto riferito da fonti di Palazzo Chigi, viene valutato come molto utile e positivo. Il faccia a faccia è stato un confronto a trecentosessanta gradi ma in particolare su “Impegno 2014”, il nuovo patto di governo a cui sta lavorndo il premier, Jobs Act e riforme.
Il braccio di ferro con palazzo Chigi. La tensione fra il segretario e il premier è dovuta soprattutto alla difficoltà di conciliare l’agenda di governo, che vorrebbe imporre Renzi, con l’assetto da ”larghe intese” che continua ad avere l’esecutivo. Il governo conta fra l’altro ancora cinque ministri ex berlusconiani, restati al loro posto – in rappresentanza di un partito, Ncd, ancora tutto da pesare – e una pattuglia di tecnici o quasi che non rispondono certo al Pd a trazione renziana. Un quesito, quello della volontà esistente nel governo di realizzare il programma renziano, che tocca inevitabilmente anche il responsabile dell’Economia, Fabrizio Saccomanni.
Brunetta: l’incontro fra il segretario del Pd e Berlusconi ci sarà. C’è stato l’incontro fra il segretarioe il Cavaliere. «Io non ne so nulla, nel senso che ci sarà. Se c’è stato proprio non so dirglielo. Per quanto ne so non c’è stato. Ci sarà perché è il metodo lanciato da Renzi, gli incontri bilaterali, il presidente di Forza Italia è Berlusconi, che ha dato la sua piena disponibilità a ragionare presto e bene sulla nuova legge elettorale», ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, a «Radio Anch’io», su Radio Uno. «Tra l’altro ieri in capigruppo alla Camera abbiamo definito – ha aggiunto l’ex ministro – il calendario operativo, per cui il provvedimento sarà in aula attorno al 27 di gennaio. Quindi siamo perfettamente in linea con gli impegni presi da Renzi da un lato e da Forza Italia e da Berlusconi dall’altro, quindi la nave va. L’accordo istituzionale di fare presto e bene la riforma della legge elettorale c’è, i tempi sono giusti, anche perché l’opinione pubblica non tollererebbe mai un’altra melina di un altro anno di discussioni, anche perché – ha concluso Brunetta – ormai si sa tutto sui modelli, sui pro e sui contro».