Vallo di Lauro, rinviata la discussione in Regione sulla organizzazione degli Ato
Lauro – Unione dei comuni “Antico clanis”- Vallo Lauro, dopo la lettera aperta dei sette sindaci appartenenti all’unione, in cui esprimevano il loro parere negativo al nuovodisegno di legge denominato “Riordino del servizio idrico integrato”, approvato dalla settima commissione consiliare permanente ambiente, energia e protezione civile della Regione Campania in consiglio regionale soddisfazione arriva tra le fila politiche del Vallo Lauro: la discussione della legge in sede di Consiglio Regionale è stata rinviata. I sindaci del Vallo hanno espresso nella lettera il loro parere negativo al provvedimento legislativo. Il disegno di legge andrebbe a riorganizzare le strutture operative per la gestione del servizio idrico integrato della Regione Campania , prevedendo una nuova articolazione territoriale degli ambiti ottimali, Ato, in cui i comuni di Domicella , Lauro , Marzano di Nola , Moschiano , Pago del Vallo di Lauro , Quindici e Taurano, tutti costituenti l’Unione dei Comuni denominata “Antico Clanis” ed in precedenza inseriti nell’ambito di operatività dell’ATO 1 Campania – Calore Irpino, sono stati ora inseriti con questo nuovo provvedimento nell’Articolazione Territoriale 3 – Sarnese Vesuviano. A dare solidarietà ai sindaci del Vallo di Lauro è il presidente regionale dell’Anpci, associazione nazionale piccoli comuni d’Italia, il dottore Antonio Bossone, sindaco di Lauro. “Sono solidale e vicino ai piccoli comuni dell’Irpinia – ha dichiarato Bossone – in base a questa proposta di legge sul riordino del servizio idrico integrato questi comuni rischiano di essere associati all’articolazione territoriale “Sarnese – Vesuviana” attualmente gestita dalla Gori spa”. I motivi dello scontento dei sindaci del Vallo rispetto a questo disegno di legge sono vari ma ben radicati e semplici; in primo luogo gli enti comunali del Vallo Lauro, sono tutti appartenenti alla provincia di Avellino, pertanto storicamente hanno sempre fatto parte dell’Ato 1 Campania – Calore Irpino condividendone l’efficienza e la capacità gestionale. Non bisogna inoltre dimenticare che i sette comuni del Vallo rientrano anche per altri servizi nell’ambito dell’Ato di Avellino, non ultimo il settore della gestione dei rifiuti. E ancora, appartenere all’ambito territoriale Sarnese – Vesuviano, comporterebbe notevoli disagi alle comunità del Vallo di Lauro, sia per la collocazione geografica sia per la poca comunicazione con quello che sarà il nuovo ambito di appartenenza che si trova in un’altra provincia. “Come rappresentante dell’Anpci – continua il presidente regionale, Bossone – esprimo la mia soddisfazione perchè la discussione della legge in sede di Consiglio regionale è stata rinviata e con molta probabilità sarà oggetto di discussione della prossima consiliatura regionale – e conclude – un ringraziamento va al Presidente del consiglio regionale, Pietro Foglia, e quanti nel loro ruolo istituzionale di consiglieri regionali hanno sposato in pieno la richiesta dei piccoli comuni che attraverso i deliberati delle unioni a cui fanno parte avevano in modo chiaro chiesto di rimanere nell’Ato Calore1. L’acqua è un bene pubblico e questo bene deve essere gestito dal pubblico, l’associazione nazionale dei piccoli comuni d’Italia che rappresento a livello regionale ha come impegno quello sostenere ancora questa tesi necessaria e improcrastinabile”.