Unioni civili: si riunisce la Cei
Si apre nel pomeriggio il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana e l’attesa è per quanto il cardinale Angelo Bagnasco dirà ufficialmente sulla questione delle unioni civili. L’appuntamento dei vescovi, che era in calendario da tempo, cade proprio qualche giorno primo dell’arrivo del ddl Cirinnà nell’Aula del Senato.
E soprattutto si colloca alla vigilia del Family Day che vedrà, sabato 30 gennaio, convergere a Roma molte associazioni cattoliche. La linea della Cei sulle unioni civili è la stessa da mesi: non piace il ddl Cirinnà che, ad avviso della Chiesa italiana, vuole equiparare le unioni omosessuali ai matrimoni.
Preoccupazione è stata a più riprese espressa anche per l’adozione dei figli nelle nuove unioni civili.
Ma se sui contenuti tutti i vescovi sono d’accordo, sulle modalità di far valere la propria posizione si sono viste sensibilità diverse, con il segretario generale mons. Nunzio Galantino più prudente, e Bagnasco invece più deciso a sostenere la piazza delle famiglie. Lunedì potrebbe essere il momento di una
posizione ufficiale. E se il Papa, con il discorso alla Rota Romana, ieri ha confermato la ‘lineà della Chiesa sulla questione, oggi il Vaticano torna sulle unioni civili con il Pontificio Consiglio per la Famiglia che sul suo sito riporta,
in grande evidenza, la posizione di Bagnasco sul Family Day parlando di «obiettivo buono».
Ma aumentano anche i vescovi che scendono in campo in prima persona, pensando che la preghiera e il confronto debbano essere affiancati anche da iniziative più visibili. Monsignor Francesco Milito, dalla diocesi calabrese di Oppido-Palmi, farà partire dei pullman per Roma, il 30 gennaio, organizzati dalla stessa struttura diocesana. Ma anche senza entrare nell’organizzazione, per lasciare l’iniziativa ai laici, ci sono vescovi che hanno già dato la loro ‘benedizionè alla manifestazione romana contro il ddl Cirinnà: dal vescovo di Perugia, il card. Gualtiero Bassetti, a quello di Torino, mons. Cesare Nosiglia, dal vescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi a quello di Ferrara, mons.
Luigi Negri.
Tra i movimenti in campo senza esitazioni i Neocatecumenali, Rinnovamento nello Spirito, la Comunità Giovanni XXIII, Mcl, ma sostegno, anche se più timido, pure da Azione Cattolica. Defilata Comunione e Liberazione: una posizione ufficiale non è stata espressa ma, secondo quanto si apprende, nelle riunioni interne, come l’ultima video-catechesi con gli universitari, don Julian Carron avrebbe confermato la linea dello scorso giugno, quella di evitare un coinvolgimento dell’organizzazione lasciando comunque ai propri aderenti la decisione di partecipare o meno.