Una vita davanti a sé, il libro di Romain Gary divenuto film in prima visione su Netflix
Ogni volta che termini un libro, la leggerezza di un sospiro di sollievo ti prende. La successione di emozioni e sensazioni dei suoi personaggi, ti trasporta al pensiero di come sarebbe bello sé divenisse un film.
Dando concretezza all’immaginario, che piano piano si compone nella mente, pagina dopo pagina, lasciandoci entrare in una trama che non vorresti mai lasciare.
Sarà successo così per i lettori del libro “Una vita davanti a se”. Romanzo dello scrittore francese Romain Gary, scritto sotto lo pseudonimo di Émile Ajar e pubblicato in Italia da Neri Pozza Editore.
Lo scorso 13 Novembre, per le regole anti covid, delle sale cinematografiche, ha visto l’uscita del film in prima visione su Netflix.
Film che pur portandoci indietro nel tempo, ci predispone a tematiche odierne che non smettono mai di mettere l’accento sull’importanza delle diversità, andando di pari passo con l’accoglienza.
L’interpretazione di Sophia Loren, nelle vesti dell’anziana Madame Rosa ex prostituta sopravvissuta all’Olocausto, risponde alla durezza della vita, accogliendo in casa bambini orfani o figli di squillo ancora in attività.
Un carattere il suo non del tutto facile, nonostante la sua severità ha tratti spigolosa, la rendono disponibile a prendersi cura di queste creature.
Un giorno accetta da un suo caro amico di prendersi cura d’Ibrahima Guey, un ragazzo difficile, un ladruncolo che vive di momenti non facili, il loro rapporto inizialmente, riluttante e sospettoso. Poi lentamente le rispettive solitudini entrano in risonanza, regalando a entrambi squarci d’affetto ed empatia inattesi.
Empatia che genera e fa sbocciare legami intensi di Amicizie, cedendo il passo al sentimento vero dell’Amore.
Proponendovi il trailer di un film stupendo
di Maria Rosaria Ricci