Un nolano insignito del titolo di Ambasciatore della Risata dall’ India

Nola – E’ stato insignito del titolo di Laughter Ambassador/Laughter Yoga International dal b fondatore dello Yoga della Risata, dott.re Madan Kataria e dal co-fondatore Madhuri Kataria, maestra di yoga, il dott.re Francesco Spera, già Leader di Yoga della Risata ed impegnato da decenni nel sociale e specializzatosi negli ultimi 10 anni in clownterapia, gelotologia  e yoga della risata.
Il titolo arriva direttamente dall’India, dove ha la sede centrale il movimento fondato dai Kataria, e sottolinea l’impegno di Spera in questi anni, e sopratutto negli ultimi mesi sferzati dal COVID 19, nel portare la gioia nella vita degli altri attraverso il sorriso e creando una catena mondiale di esercizi di risate su Facebook, durante il lockdown, per aiutare a combattere lo stress della chiusura in casa .

Francesco Spera

La missione dell’ Ambasciatore della Risata è promuovere la consapevolezza sullo Yoga della Risata nel mondo e dei molteplici benefici per la salute che questa tecnica sprigiona..
Gli ambasciatori della risata vengono nominati in base alla loro competenza e dedizione, possiedono qualità di sincerità,
entusiasmo, credibilità e disponibilità, sono portavoce, educatori e modelli per il movimento globale dello Yoga della Risata.
Gli ambasciatori sono vitali per la crescita dello Yoga della Risata e danno l’esempio mantenendo un’adeguata livello di professionalità.
Gli ambasciatori hanno un motto internazionale “Appartengo a tutti e tutti
appartengono a me. Nessuno è superiore o inferiore: siamo tutti uguali” .

Ha sottolineato lo Spera:”Noi Ambasciatori facciamo parte di una famiglia globale, con diversi valori culturali legati insieme attraverso la rete mondiale dello Yoga della Risata. Siamo sempre alla ricerca comune della buona salute, della pace e della comprensione.
Ci adattiamo prontamente ai valori di altre culture e paesi e siamo sensibili e aperti alle preoccupazioni e alle differenze individuali.
Non tolleriamo qualsiasi manifestazione di pregiudizi o pregiudizi legati a sesso, razza, origine etnica, sesso, orientamento politico, religione, abilità, età o disabilità; diamo incondizionatamente a tutti senza
giudicare o discriminare”

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