Tumore al seno, l’associazione “United for life” dona reggiseni post-operatori alla “Breast Unit” dell’ospedale Cardarelli di Napoli
Reggiseni post-operatori per le pazienti in cura per il cancro al seno alla “Breast Unit” dell’ospedale Cardarelli di Napoli.L’iniziativa è dell’associazione “United for life” di Nola presieduta dalla giovane trentaseienne Angela Carbone, da anni impegnata in iniziative in favore della prevenzione collegate all’importante polo di eccellenza napoletano dopo aver vissuto sulla sua pelle la malattia.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla raccolta fondi indetta con le ultime iniziative messe in campo dal gruppo associativo: sedute di yoga aperte a tutti e realizzate lo scorso mese di settembre nel rispetto delle normative anti Covid e la vendita del “panettone rosa” durante le scorse festività natalizie.
“Un impegno ma soprattutto un dovere morale nei confronti delle donne che stanno vivendo la malattia – dichiara la presidente Angela Carbone – Da mesi stiamo lottando contro il Covid ma non dimentichiamo che esistono altre patologie che rischiano di passare in secondo piano, mettendo chi già soffre in condizioni di ulteriore sofferenza. La scelta dei reggiseni post-operatori è un chiaro segnale di ‘sostegno’ teso ad aiutare queste donne a ricostruire la propria vita – aggiunge Angela – C’è un preciso motivo che va ricercato nel senso di inadeguatezza che pervade le donne che vivono questo tipo di malattia, impossibilitate ad effettuare i gesti più semplici come alzare le braccia o lavarsi. È un modo per ricominciare a vivere partendo dal quotidiano affinché le pazienti si sentano meno “malate” ed in condizione di rimettersi in gioco per continuare a vivere. Grazie al medici della Breast Unit – aggiunge Angela – e a tutto il personale medico ed infermieristico per il prezioso lavoro che fanno salvando non solo vite umane ma anche aiutandole con tatto e professionalità senza mai violare la loro dignità”.
Un sodalizio quello tra l’associazione “United for Life” e la Breast Unit che va avanti da circa tre anni e che ha permesso la realizzazione di importanti progetti grazie al contributo dei ventimila euro donati al polo di Napoli in questi anni.