Tufino, la festa del patrono San Bartolomeo si chiude con il cantautore Ermal Meta
Tufino – Si è conclusa, anche per quest’anno, con grande successo la festa patronale di San Bartolomeo Apostolo. Sia il programma religioso che quello civile sono stati ricchi di appuntamenti con la cittadinanza, la quale si è dimostrata attiva dal primo all’ultimo giorno.
Si è partiti lo scorso 16 agosto con la tradizionale novena in onore al Santo, per poi passare alla giornata del 24, che è stata dedicata alla solennità del Patrono tra la Santa Messa e la solenne processione, e concludere con la visita della reliquia di San Bartolomeo la scorsa domenica 27.
I festeggiamenti civili, d’altro canto, si sono tenuti tutti in piazza Gragnano e hanno preso inizio dalla sera del 24 per poi terminare con la sera del 27 in grande stile. Durante la prima serata, nello specifico, è stata ospite la Grande Orchestra di Fiati Lirico Sinfonica “Palazzo San Gervasio”, la quale con grande impegnoha accompagnato con le proprie note questo momento significativo per la vita della comunità.Nel corso della seconda serata, invece, ci si è potuti divertire con lo showman di Sarno, Denny Celentano o meglio conosciuto come “L’altro Celentano”, il quale con la sua “Big Band” non ha fatto altro che proporre delle cover dell’originale Adriano Celentano, imitandolo al tempo stesso. Ancora uno spettacolo musicale nella sera del 26 agosto con uno dei pilastri della canzone napoletana, Mario Trevi. Quest’ultimo, sommerso di applausi e riconoscimenti vari, ha ripercorso la sua carriera artistica.
È per la serata finale, però, che c’è stata una maggiore attesa: il cantante rivelazione dell’anno, Ermal Meta, è stato l’ospite d’onore per la chiusura dei festeggiamenti dedicati a San Bartolomeo. L’artista italo-albanese, in occasione del suo “Vietato morire tour”, ha offerto ai fan accorsi i suoi più grandi successi e la sua musica, la stessa che è stata premiata all’ultimo “Festival di Sanremo”, dove si è piazzato terzo e ha vinto il premio della critica per il toccante brano “Vietato morire”. Nato artisticamente come autore delle canzoni per gli altri (tra le tante, le hit “Occhi profondi” di Emma Marronee “Straordinario” di Chiara Galiazzo), Meta è poi sbocciato come cantante l’anno scorso, sempre al “Festival di Sanremo” ma nella categoria “giovani”, con il pezzo “Odio le favole”, che gli ha permesso di raggiungere la meritata fama.
Si ringrazia l’Amministrazione Comunale, il Comitato Festa per aver permesso la realizzazione di tutto ciò, e il Parroco Don Filippo Centrella, il quale non ha mai avuto dubbi sull’operato di questo gruppo di giovani.
di Nicola Compagnone