Stasera Genoa-Juve, Allegri chiede di più ai suoi: “Voglio punti e gioco”

Il calendario della Juve, col trittico Genoa-Empoli-Parma, sembra un piano di fuga sulla Roma, che sabato se la vedrà col Napoli. Ma Allegri non si fida dei giallorossi: «Loro lasceranno pochi punti per strada. E noi dovremo essere bravi a fare altrettanto».
 
 
E non si fida dell’ultima Juve («dobbiamo giocare meglio e sbagliare meno»), delle cosiddette “piccole” («a Sassuolo abbiamo lasciato due punti…») e nemmeno del Genoa: «Ha perso solo una delle ultime sette partite. In casa è molto aggressivo. E forse il campo non sarà in buone condizioni».
Questa sera, il primo a entrare sul prato di Marassi sarà Buffon, alla sua 500ª presenza in bianconero nella tana di quel Genoa che ieri si è congratulato via Twitter. «Gigi raggiunge un traguardo per pochi – sottolinea Allegri – e ha ancora molto da dare, con l’entusiasmo di un ragazzino e la saggezza di un vecchietto».
 
Soliti noti in difesa e soliti ballottaggi a centrocampo, su tutti quello tra Marchisio (favorito) e Pirlo. Soliti cursori Lichtsteiner e Asamoah, solito tandem d’attacco Tevez-Llorente. «Sono contento che Carlos sia tornato nella sua Nazionale – conclude Allegri -. Ci teneva molto e l’ha meritato». Per Morata e Giovinco ci sarà spazio a Empoli. Potere del turnover, un ingrediente obbligatorio per cucinare 4 partite in 11 giorni, compreso il piatto forte dello “spareggio” con l’Olympiacos in Champions.

 

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