S.Paolo Bel Sito: è scontro sulla gestione dei pannelli solari
Il Comune di San Paolo Belsito si dota di pannelli solari posizionati sugli immobili pubblici per produrre energia “pulita”. In città, però, l’opposizione non ci sta e dirama una lettere scritta a nome dei quattro consiglieri di minoranza, Andra NAppi,MArio Grasso,MariaGrazia Sangermano e Giulio De Filippis, in cui se denuncia la non chiara gestione del bando di gara e della successiva energia ricavata da questi pannelli.
Ecco il testo integrale della lettera:
Finalmente! anche il nostro Comune può vantarsi di essere al passo coi tempi: energia pulita, pannelli solari su sei lastrici degli immobili comunali (Municipio, Scuola Media, Bocciodromo, Villa Clementina, Campo Sportivo e Asilo Nido) dobbiamo applaudire il Sindaco e la giunta per questo capolavoro realizzato a beneficio e a vantaggio del paese! Ma c’è un piccolo problema. Dopo aver preso visione della documentazione inerente gli impianti e facendo pochi e semplici calcoli, abbiamo capito, però, che non si sta proprio facendo qualcosa a vantaggio e a beneficio della collettività ma della società consortile San Paolo Energy che realizza i ricavi maggiori, senza considerare che la società è a capitale completamente privato. Ci saremmo aspettati che fosse stata l’Amministrazione Comunale a realizzare il progetto e che pure in mancanza di risorse finanziarie, si fosse adoperata per escogitare una soluzione alternativa che avrebbe certamente recato un beneficio maggiore ai Sanpaolesi, considerando che per 20 anni ci si è privati della possibilità di utilizzare un bene comune (i solai pubblici). Ma c’è qualcosa che a noi non è ancora chiara: Come mai il bando di gara per la realizzazione dell’impianto è stato pubblicato solo sul sito Comunale? Strano, ma vero! partecipa alla gara una sola società: la San Paolo Energy che per di più non era ancora costituita ( si legge “ a costituirsi ”) in pratica è come farsi fare un intervento chirurgico da uno che non è ancora laureato in medicina ma sta per laurearsi; inoltre, il canone corrisposto al comune dalla società è del tutto irrisorio a fronte dei guadagni della società che nell’arco dei 20 anni realizzerà un utile di molte centinaia di migliaia di euro. Il comune inoltre non riuscirà neanche a coprire il costo del consumo energetico delle sei strutture interessate perché il canone è stato concordato sulla base del consumo energetico delle sei strutture nell’anno 2012; non si è tenuto conto però che tra di esse vi è anche Villa Clementina che non ha avuto alcun consumo in quanto, purtroppo, non è ancora a disposizione dei cittadini,. A questo punto c’è da pensare che il sindaco e la giunta siano troppo dei bravi ragazzi, troppo ingenui e che non si sono accorti che invece di fare gli interessi del paese hanno fatto gli interessi della Società San Paolo Energy. Forse l’unica cosa pulita in questa operazione è solo l’energia.
di Comunicato Stampa