Sogno di una notte di mezza estate al castello di Lauro

 

Lauro – Dopo gli ultimi appassionanti spettacoli, la Compagnia Controtempo,in collaborazione con Illoco Teatro e l’associazione culturale Pro Lauro theatre ritorna nella suggestiva e incantevole cornice del Castello Lancellotti di Lauro.

Il 14 e 15 luglio infatti, il Castello della ridente cittadina della provincia di Avellino sarà la cornice perfetta di uno tra i più grandi capolavori del teatro, ovvero “Sogno di una notte di mezza estate” di W.Shakespeare, con la regia di Roberto Andolfi e Annarita Colucci. Il Sogno di una notte di mezza estate racconta delle imminenti nozze tra Teseo, duca d’Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, da lui sconfitta e suo bottino di guerra. Un gruppo di artigiani-attori prepara una recita per l’occasione, mentre Titania e Oberon, rispettivamente regina e re delle fate, presumibilmente protettori dei talami nuziali, sono in lite fra loro e assistono nel bosco, tra un dispetto e l’altro, all’incontro tra amanti incompresi, amanti in fuga, amanti non corrisposto. Un fitto bosco di equivoci e malintesi, un re e una regina litigiosi, folletti dispettosi e creature magiche sono gli ingredienti ideali per una commedia divertente ma anche ricca di poesia e delicatezza, apparentemente elegante e cortese, impregnata di spunti noir e talvolta inquietanti. Il notturno, le visioni, il sovrapporsi di atmosfere che precedono il sonno e la veglia, l’inquietudine, sono caratteristiche che attraversano l’opera e lo spettacolo e che permettono di fare un vero salto nel fantastico da un lato, un’incursione nelle ambigue immagini della mente umana dall’altro.
Undici attori comporranno il cast nutrito di questa nuova co-produzione presso i meravigliosi luoghi del castello campano dando vita a Sogno di una notte di mezza estate.  Controtempo theatre metterà in scena una versione diversa e completamente innovativa dell’opera di William Shakespeare.

La formula dello spettacolo sarà quella itinerante, infatti, questo permetterà allo spettatore di passare da un ambiente all’altro del castello, immergendosi nell’opera proprio come gli attori e sentendosi parte integrante di una dimensione senza tempo.

Uno spettacolo in cui si fondono prosa, open air, teatro d’immagine. In questa riscrittura del classico shakespeariano, le strutture mobili che compongono la scenografia prenderanno vita grazie all’azione scenica dei performer.

di Ilaria Cappuccio

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