Saviano, polemica per l’ultimo saluto al Sindaco Sommese
SAVIANO – In barba a qualsiasi ordinanza e divieto di assembramento. Sono centinaia i cittadini savianesi che hanno affollato le strade della città per l’ultimo saluto al Sindaco, Carmine Sommese, deceduto ieri dopo aver perso la sua battaglia contro il CoronaVirus. Palloncini tricolore, una tromba che intona “il silenzio”, ma soprattutto tantissime persone che, nonostante l’accorato appello della signora Marina, moglie del compianto medico, di rispettare le norme ed i comportamenti che le restrizioni obbligano a seguire, si sono riversate tra le strade di Saviano al passaggio del carro funebre, di ritorno dall’ospedale Moscati di Avellino, dove il primo cittadino savianese è spirato nella giornata di ieri. Una calca di gente, che ha fatto scoppiare l’indignazione di quella parte della cittadinanza che, pur desiderosa di porgere l’estremo saluto al primo cittadino, è rimasta ligia al distanziamento sociale, restando in casa.
Il dibattito si è immediatamente acceso sul web, dove c’è chi parla di “morti di Serie A e morti di serie B”, con riferimento al divieto di funerali e cortei funebri. Sono, infatti, tantissimi coloro che, a causa delle stringenti misure imposta dall’emergenza Covid-19, non hanno potuto porgere l’estremo saluto a parenti ed amici deceduti in questo periodo di quarantena, sia a causa del virus che per qualsiasi altra motivazione.
Tra le cariche istituzionali del territorio, alza la voce il primo cittadino di Camposano, Franco Barbato:
“Quello che è successo stamattina a Saviano è a dir poco assurdo: il modo peggiore per dare l’ultimo saluto ad una persona che ha lottato fino all’ultimo contro questo maledetto Covid. Nonostante la famiglia avesse fatto un comunicato dove chiedeva di non assembrarvi, ve ne siete fregati ed avete fatto un attentato a tutta la Comunità Nolana che da giorni è chiusa in casa oltre che alla memoria di Carmine. Chiedo un intervento immediato del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, affinchè si ponga un argine per rimediare alle possibili gravi conseguenze di questo assembramento di massa”.
Il feretro, prima di arrivare a Saviano, ha fatto tappa nel cortile dell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, dove Sommese era primario del reparto di Chirurgia, per consentire l’ultimo saluto da parte dei colleghi.
Siamo certi che, da medico prima, e da sindaco poi, il dott. Sommese avrebbe bacchettato i suoi cittadini. Un gesto che, seppur in buona fede, potrebbe adesso essere causa di un eventuale aumento dei contagi in città. Un ipotesi che, qual’ora si realizzasse, avrebbe reso vano l’estremo sacrificio della fascia tricolore.
di ALBERTO DE SENA