Saviano, bonificata via Pigna Spaccata
Saviano – Il sito di Eternit accumulato illegalmente sotto il cavalcavia di via Pigna Spaccata tra Nola e Saviano, nell’Alveo Somma, è stato finalmente bonificato dal Comune di Saviano. Ben dodici metri cubi di lastroni di materiale altamente pericoloso per la salute pubblica erano stati accatastati da quattro anni dai soliti noti criminali, ma nessuna autorità fece nulla per rimuoverli. Dopo le denunce della Federazione Assocampaniafelix allaProcura di Nola fu aperto un fascicolo d’indagine e fu intimato ai due comuni di mettere in sicurezza il sito e bonificarlo. A seguito di numerose pressioni degli ambientalisti, l’ente di Piazzale De Nicola ha finalmente indetto ad Aprile scorso una gara di appalto per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e una settimana fa la ditta appaltatrice Sud Enegineerin Srl di Torre Annunziata ha eseguito l’opera, rimuovendo anche le lastre accumulatesi sul territorio di Nola e nell’Alveo Santa Teresa. “L’area interessata era a confine con il comune di Nola – ha dichiarato il responsabile dell’Ufficio tecnico Ingegner Luigi Falco – ma noi abbiamo rimosso tutti i cumuli di Eternit presenti nell’alveo”. Una buona notizia, ogni tanto, che da una boccata d’ossigeno ai cittadini vessati da roghi tossici e sversamenti di ogni tipo, in un quadro di devastazione ambientale come mai non si era registrato in Campania finora. “Questa bonifica rende ragione della nostra azione di denuncia e vigilanza del territorio – spiega il dottorGennaro Esposito, delegato dell’Assocampaniafelix – Eravamo pronti a presentare un’interrogazione parlamentare alla Camera a nome dell’On. Manfredi, quando abbiamo ricevuto la buona novella. Abbiamo atteso 4 anni, ma meglio tardi che mai… Complimenti al Comune di Saviano!”. Nella vicenda pesa la posizione della Regione, che da anni demanda i Comuni a rimuovere i rifiuti dal letto degli Alvei, con enormi aggravi sulle casse comunali. “Abbiamo speso 7 mila euro per rimuovere l’amianto dagli alvei Santa Teresa e Somma – ha ribadito l’ingegnere Luigi Falco – La Regione da anni non ci sostiene, se non per le opere di pulizia ordinaria e straordinaria. Grazie al vostro impegno e alle proteste si è convinta a ripulire alcuni tratti degli affluenti colpiti dall’alluvione del 2011”. Adesso si spera nella pulizia e soprattutto nella vigilanza continua di tutto il tratto fluviale dell’area nolana e si richiede la rimozione dei rifiuti residui non pericolosi che ancora stazionano nell’alveo Somma dopo la bonifica.