San Paolo Bel Sito: tavola rotonda sulle dimore dei Mastrilli
San Paolo Belsito – “Conoscere, recuperare, rivalorizzare e promuovere” E’il motto del comitato festa 2013 di San Paolo Belsito che l’altro giorno ha organizzato una mostra-convegno, sulle dimore della famiglia Mastrilli, avente come curatori l’arch. Emilio Castaldo, dott. Nicola Castaldo e l’arch. Vincenzo Franzese. Location della tavola rotonda, Villa Montesano, appartenuta alla nobile famiglia che dalla sua posizione di altura sovrasta il paese di San Paolo partecipando alla sua bellezza e ricchezza storico-monumentale.
“Il legame tra i Mastrilli e il comitato festa – dichiara il presidente del comitato, Benedetto della Gala – affonda le sue radici nel 1996, quando in una serie di manifestazioni culturali si decise di ridare alla popolazione la cappella Accinni, che era ridotta in uno stato di degrado estremo, piena di calcinacci e di rifiuti. Fummo noi del comitato a ripulirla, con l’aiuto degli esperti, e a portare in luce un gioiello d’arte e dopo quattordici anni ci ritroviamo ancora insieme per la festa e per questa mostra sulle dimore dei Mastrilli, a dimostrazione di quanto sia forte il legame con la nostra terra”.
Un viaggio attraverso le dimore della potente famiglia Mastrilli che fu una delle più illustri del territorio con dimore e possedimenti disseminati in tutto l’agro nolano. Al tavolo dei relatori Riccardo Florio, docente universitario del dipartimento di architettura dell’università di Napoli Federico II; Giorgio Cozzolino, soprintendente per i beni architettonici, paesaggistici, storico, artistici ed etnoatropologici per Napoli e provincia; gli architetti Emilio Castaldo “autore della tesi: restauro di villa Montesano e progettazione di strutture per il futuro parco archeologico a San Paolo Belsito” e Vincenzo Franzese “autore della tesi e dello studio sulle architetture: Le Dimore dei Mastrilli nell’agro Nolano”; Giuseppe Vecchio, funzionario della soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei che ha sottolineato l’impegno profuso dalla popolazione sanpaolese per i beni che gli appartengono “Essere in questa villa che fino agli anni novanta era un rudere è una grande vittoria – dichiara Vecchio- San Paolo Belsito è il territorio della continuità di vita. Abbiamo insediamenti dell’età del Bronzo, un santuario di età sannitica, una villa romana. Da San Paolo la gente non è mai andata via e anche oggi, tutte le persone intervenute, sono un segno di continuità e volontà di conoscere, preservare e continuare”.
San Paolo Belsito da diversi anni si dedica al suo patrimonio storico-artistico nell’ottica della conservazione e della tutela del patrimonio “La mostra-convegno “Le dimore dei Mastrilli” – aggiunge il sindaco di San Paolo Belsito, Manolo Cafarelli – da una nuova chiave di lettura del nostro patrimonio, passando attraverso la sua storia architettonica per giungere alla comunicazione e promozione del territorio”.
L’agro nolano è un territorio molto ricco di storia e di testimonianze archelogico-monumentali ” Questa mostra vuole essere un modo per coinvolgere diverse realtà disciplinari – evidenzia l’archeologo Nicola Castaldo – per creare nella popolazione la consapevolezza dell’importanza delle risorse, appellandosi alla coscienza culturale di tutti. Tutto questo oggi non sarebbe possibile senza l’impegno del Comitato Festa 2013, che si è sempre mostrato sensibile alle iniziative di tipo culturali, facendosi già carico nel 1996 delle spese per la restituzione della cappella Accinni, e anche quest’anno grande attenzione rivolge ai temi culturali perchè sia una festa, quella 2013, che resti, ricca di storia di cultura e valorizzazione”.
La proposta conclusiva lanciata nella mostra-convegno è quella di un itinerario turistico ricco di elementi di attrattiva sia di tipo ambientale e paesaggistico sia di tipo storico-artistico-architettonico “Il turismo è la chiave per la valorizzazione culturale e lo sviluppo economico dell’area” – concludono l’arch. Emilio Castaldo, il dott. Nicola Castaldo e l’arch. Vincenzo Franzese – molte le masserie, i palazzi nobiliari, i siti archeologici che regalano all’intera area nolana una ricchezza inestimabile da promuovere e valorizzare per innescare una forte azione propulsiva all’economia locale”.
di Maria Magistro