Saldi 2015, da oggi al via i ribassi

Parte la stagione dei saldi 2015. In molti casi anticipati rispetto al calendario ufficiale. I primi negozi a praticare i super-sconti (fino al 40%) saranno (venerdì 2 gennaio) quelli della Campania e della Basilicata. Poi da sabato si aggiungeranno (in anticipo rispetto a lunedì 5) tutte le altre regioni. I commercianti con la crisi che ancora riduce al lumicino i guadagni guarda alla prossima tornata con grande attesa. Ma per i consumatori sarà un flop con un ulteriore calo degli acquisti dell’8%. E anche sulle cifre in ballo nelle tasche delle famiglie è guerra di numeri con i consumatori che calcolano all’incirca la metà dei commercianti (184 euro contro 336).

Ogni famiglia spenderà 336 euro per abbigliamento, calzature ed accessori”. Lo stima Confcommercio. Secondo cui un italiano su due approfitterà degli sconti di inizio anno. E’ in calo, però, del 7,3% sul 2014 la propensione dei consumatori ad acquistare in saldo, con una flessione che raggiunge quasi il 20%, negli ultimi 5 anni. Gli sconti medi, stima Federazione Moda Italia, saranno almeno del 40%.

La spesa complessiva dedicata agli sconti invernali si assesterà così intorno ai 5,3 miliardi di euro. L’Ufficio studi Confcommercio ricorda che il via ai saldi “è anticipato solo per quest’anno al 3 gennaio, ad eccezione di Basilicata, Campania che partiranno il 2 gennaio”. Ma anche questa volta, secondo il presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente Confcommercio, Renato Borghi, “non rappresenteranno la via d’uscita per il dettaglio moda. Rimane vivo, tuttavia – sottolinea – l’appeal delle vendite di fine stagione nel settore abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, articoli sportivi e tessile per la casa”. Per Borghi si conferma “la tendenza degli acquisti nei negozi tradizionali e di una scelta sempre più orientata al prodotto di qualità ad un prezzo accessibile”. Le intenzioni di acquisto, fa sapere sempre la Confcommercio, si concentreranno su capi di abbigliamento, calzature e accessori, al quarto posto l’intimo, seguito da articoli sportivi, pelletteria e biancheria per la casa.

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