Rubrica: Pischelli e scuola

Parte una nuova rubrica. E’ dedicata ai giovanissimi, ai loro problemi, alle loro aspettative. La stessa sarà curata da Celeste Serpico che lo scorso anno ha tra l’altro rivestito la prestigiosa carica di sindaco del consiglio comunale dei ragazzi di Nola

 

 

 

 

“Pischelli” e “pischelle” , ho deciso di dedicare la mia rubrica a voi , iniziando con il parlare della scuola . Certo , molti di voi staranno pensando ‘ ma con tanti argomenti , perché proprio la scuola?’ Anche io sono una “pischella” , e come voi mi sarei posta la stessa domanda. Ma un po’ per scrivere  e un po’ per curiosità ho trovato notizie specifiche riguardo quest’argomento : sapevate che la parola ” scuola”avrebbe avuto come primo significato “tempo libero” ? Strano direi . In una scuola oltre all’obbligo di studio ( che per molti non è un hobby) , non si può fare quello che più ci piace , come : chattare ore e ore sul pc , leggere un libro , ascoltare musica , dormire . Poi il termine avrebbe descritto ” il luogo di lettura” , per poi definire la struttura d’istruzione per eccellenza . Oggi la scuola per alcuni studenti è vista come un ambiente dove non si studia per il piacere di studiare , ma perché si è costretti: magari si imparano a memoria le pagine assegnate dall’ insegnante , e poi dopo un po’ , si dimentica tutto . Quello che si apprende a scuola , non deve essere solo una lezione del giorno , bensì una lezione di vita . E già , l istruzione è importante , ma il saper vivere bene in società è un conseguenza della buona educazione ricevuta . Perché molti di noi giovani vedono solo il lato ” nero” della scuola, cioè lo studio ? Perché non riescono a capire che studiando in maniera sempre costante , si possano ottenere ottimi risultati , ricompense per il merito .. ? Mi riferisco a quei “pischelli” : “Preferite a tutto questo , essere considerati ignoranti , svogliati, senza una passione seria , senza uno spirito critico? Non penso che questo accrediti punti a vostro favore , anzi . La scuola oggi si è evoluta , al fine di rendere partecipi a varie attività , tutti gli studenti . Di certo , non voglio che con i miei consigli appaiano come “il grillo parlante di Pinocchio” , ma se dico ciò , è perché anche io sono una studentessa , e sebbene ancora una “pischella” ho avuto la possibilità di conoscere ragazzi con un livello di istruzione inferiore al mio . Questo non vuol dire che in una classe , gli alunni più preparati debbano screditare quelli che sono meno portati nello studio , perché ogni ragazzo ha delle potenzialità: c’è chi cerca sempre di migliorarsi, sfruttandole al 100% , e chi le possiede ma per un motivo o per un altro non riesce a superare il livello della mediocrità. Questo parlando della cultura , come valore importante ma astratto . La scuola oggi , dovrebbe rispondere alle molteplici esigenze dei giovani, come quelle del lavoro. Alcune statistiche affermano che oggi i giovani non trovano lavoro perché non vogliono accettare occupazioni faticose e di scarso prestigio. La percentuale oggi è del 57,8 % . Certo , il problema è connesso anche alla mancanza di sbocchi in relazione alle proprie aspettative, ma al tempo stesso i ragazzi vanno stimolati. La scuola dovrebbe garantire maggiore sicurezza e speranza , ma non arrivare al punto di illudere . Dovrebbe integrarsi meglio con il mondo del lavoro , far si che i giovani possano entrare a stretto contatto con la realtà. Ciò avrebbe come conseguenze: lavoratori più giovani , fiducia in sè stessi ( ma non troppa) e disponibilità lavorativa , tutto ciò grazie al tanto “temuto e angosciante” luogo d’istruzione. “Pischelli” allora termino di angosciarvi dando un consiglio sia a voi che a me stessa : diamo sempre noi stessi in tutto ciò che facciamo, diamo voce ai problemi che ci riguardano affinché la stessa politica possa presentare un interesse ed un’ attenzione sempre crescente al mondo dei giovani, coinvolgendoli maggiormente nei processi decisionali del nostro Paese. Ma tutto questo sarà possibile solo grazie all’ istruzione e all’ educazione ricevuta.

di Celeste Serpico

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