RicartapestiAmo, al via la seconda edizione: artisti di fama nazionale ed internazionale espongono alla mostra unica nel suo genere
Nola – Solo custodendo la memoria, la città e la Festa avranno un futuro. Valorizzare l’ arte della cartapesta, aprendosi a nuove e più evolute esperienze, ma al tempo stesso preservare dall’oblio le testimonianze del passato, come i preziosi calchi della bottega Vecchione, è l’ unica strada da seguire. RicartapestiAmo, progetto culturale dell’ associazione MUSA, giunta alla seconda edizione, sprona a prendere coscienza che tenere viva la fiamma della nostra identità comunitaria, è un sentimento che dovrebbe albergare nel cuore di ciascun appassionato della Festa dei Gigli, nel cuor di ciascun cittadino.
Il taglio del nastro operato, l’altra sera, dal presidente dell’associazione Musa, Raffaele Soprano, ha dato il via ad una serie di eventi che arricchiranno una mostra unica nel suo genere. “RicartapestiAmo”,infatti, è l’unica mostra, in Italia, dedicata all’ arte della cartapesta.
Anche per quest’anno interverranno artisti di fama nazionale ed internazionale, come Raffaele Pentasuglia, Laura Finestres e Stefano Vernillo.
La mostra sarà impreziosita dall’esposizione del fotografo Giorgio Cossu che presenterà il suo libro “La Signora Della Cartapesta. L’effimero a Matera”.
Di straordinario valore sarà poi la possibilità di ammirare gli antichi calchi della storica bottega d’arte Vecchione, messi a disposizione dalla famiglia dell’ultimo maestro, Nicola, venuto a mancare qualche anno fa. Musa ne promuoverà la catalogazione e la promozione. Nel corso della presentazione, il direttore artistico, Maurizio Barbato ha evidenziato le importanti sinergie con le associazioni del territorio che consentirà la realizzazione di un programma di iniziative di alto spessore culturale. Presenti nel cartellone, ciascuno con un proprio contributo, sono le associazioni Passpartout, la Contea Nolana, Officina dell’Arte l’ istituto Masullo – Theti. Inoltre va sottolineata la collaborazione dei maestri cartapestai Paolino Scotta, Carlo Nappi, Leopoldo Santaniello, Carmensita Lorusso, Felice Canfora.
L’evento rappresenterà, così come ha sottolineato il direttore del museo archeologico, Giacomo Franzese, anche un’ occasione per la città di riappropriarsi degli spazi della chiesa di Santa Maria La Nova, per buona parte distrutta dal terremoto del 1980, e che il programma di restauro messo in campo negli anni scorsi ha reso fruibile come spazio espositivo