Nola: l’Assessore al Bilancio replica alla nota della CGIL

In merito alla nota, con la quale il Responsabile CGIL – Area Nolana, Salvatore Velardi, ha aspramente criticato l’approvazione del Bilancio 2012 e di tutti i provvedimento ad esso collegati, l’Assessore al Bilancio, Antonio Russo, ha precisato quanto segue.

“Lacrime e sangue per le famiglie? Evidentemente il cittadino Velardi non era attento quando l’amministrazione ha evidenziato la politica perequativa, relativa alle imposte e tasse determinabili per regolamenti comunali. Infatti, è stato evidenziato, molto chiaramente, che codesta amministrazione, in materia di IRPEF, ha rimodulato l’addizionale con aliquote progressive a scaglione, che pochi comuni hanno avuto il coraggio di adottare.

Per quanto riguarda l’IMU, invece, l’amministrazione ha preannunciato che, entro il 30 settembre prossimo, adotterà aliquote inferiori alla media, ovvero il “tre per mille” per la prima casa che cala al “due per mille” se con mutuo. Se per Velardi, questa è una politica contro le famiglie, probabilmente confonde la famiglia media italiana e, quindi nolana, con quella della borghesia illuminata delle zone più ricche del Paese. Infatti, sempre nello spirito della perequazione fiscale, intendiamo colmare il gettito mancante dalla prima casa con il gettito delle altre abitazioni, soprattutto quelle non destinate a locazione (immobili a disposizione e di pregio, nonché centri commerciali e agglomerati industriali).

Passiamo poi, alla neonata imposta di scopo o IMU bis. Facciamo presente che, stranamente, proprio un esponente della CGIL, sindacato da sempre molto sensibile e desideroso di una introduzione di una patrimoniale seria, che colpisca i patrimoni, in media, da un milione di euro in su (all’incirca sei appartamenti), non sia d’accordo. Non penso che il signor Velardi abbia un conflitto d’interessi per contrastare, addirittura, la linea del sindacato di appartenenza.

Infine, sull’alienazione dei beni comunali, siamo in linea con quanto previsto dal Governo, proprio in questi giorni, nella fattispecie, dal neo Ministro dell’Economia Grilli. Pertanto, è di opinione comune che per debellare una grave situazione debitoria pregressa, bisogna comunque alienare e non svendere un patrimonio disponibile che, proprio perché gravano tutti questi debiti, non possiamo considerare nostro. Infatti, facciamo presente che un eventuale dissesto, cagionato dalla cecità anti dismissioni e dalla cattiva amministrazione pregressa, comporterebbe, alla fine, danni ancora più ingenti ai cittadini ed al nostro patrimonio. Per questi motivi, il regolamento licenziato dall’Aula, è stato strutturato proprio per evitare eventuali svendite incontrollate e manipolazioni.

Un ultimo consiglio, dunque, a chi critica: siamo e restiamo disponibili ad ogni tipo di confronto e di contributo, a patto, però, che prima di criticare ci si informi bene”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *