Renzi incontra i sindaci ed assicura nessun taglio ai Comuni

«Il presidente del Consiglio ci ha detto che il Def non prevede nuovi tagli a carico dei Comuni e che in ogni caso il governo intende discutere con l’Anci a partire da settembre quando sulla base del Def bisognerà redigere la legge di stabilità. Abbiamo preso atto di questo chiarimento importante». Così il presidente dell’Anci Piero Fassino, dopo l’incontro a Palazzo Chigi fra l’associazione e il Governo.

«Il premier ha detto con chiarezza che nel documento che verrà varato in questi giorni ci sono le riduzioni di trasferimenti agli enti locali già previste nel 2015, ma non ci sarà nessuna indicazione per 2016 e 2017 e che quanto letto sono indiscrezioni che non sono nel documento del Def», ha osservato il sindaco di Roma, Ignazio Marino. «È stata inoltre accettata la visione presentata dal presidente Fassino di revisione delle sanzioni alle Città metropolitane rispetto al patto di stabilità 2014. Un chiarimento importante, in quanto altrimenti molte città avrebbero difficoltà a chiudere i bilanci».

«Abbiamo posto il tema della ricostituzione del fondo perequativo di 625 milioni istituito nel 2014 per garantire che per 1.800 Comuni non ci fosse riduzione di gettito nel passaggio dalle vecchie aliquote Imu alle nuove aliquote Tasi. Il governo si è detto disponibile ad arrivare a una soluzione su questo», ha detto ancora Fassino. «È previsto già mercoledì prossimo un incontro tra Anci e Governo per definire un percorso e una soluzione che dia esito positivo a questo tema», ha aggiunto.

«Al governo abbiamo posto la necessità di accelerare la rinegoziazione dei mutui con Cdp e più in generale la revisione dei mutui che vengono erogati ai Comuni. Su questo il presidente del Consiglio si è detto disponibile e questo è positivo perché pesa sul fronte finanziario degli enti», ha riferito ancora Fassino.

«Nel corso dell’incontro abbiamo parlato delle città metropolitane. Come Anci abbiamo confermato l’intesa sul riparto ma abbiamo posto l’obiezione sul fatto che quel riparto è molto oneroso con tre città, Roma, Firenze e Napoli e quindi va rivisto l’onere con altre città o vanno posti altri meccanismi per ridurre l’impatto su quelle città. Di questo parleremo e porteremo il tutto all’incontro di mercoledì», ha poi sottolineato il presidente dell’Anci.

 

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