Renzi a Napoli, forte tensione e scontri

Una giornata di fortissima tensione a Napoli per l’arrivo di Matteo Renzi in città. Circa duemila persone hanno manifestato contro il governo e contro il premier che nel pomeriggio parteciperà al vertice per la definire la rinascita dell’area ex Italsider in Prefettura. Le maggiori tensioni si sono verificate sul lungomare dove i manifestanti hanno tentato di aprire un varco nel cordone della polizia in piazza Vittoria, sul lungomare. Le forze dell’ordine li hanno respinti con una carica e un lancio di lacrimogeni al quale i manifestanti hanno risposto con bombe carta.  Sono quattro i poliziotti – si apprende da fonti della Questura di Napoli – rimasti feriti dal lancio di pietre effettuato da alcuni manifestanti all’altezza dell’incrocio tra via Partenope e via Colonna, a Napoli. Gli agenti hanno usato idranti e lanciato lacrimogeni per disperdere i manifestanti.

 
Il corteo era partito in mattinata da piazza Dante dove gli assessori comunali di Napoli, Carmine Piscopo ed Alessandro Fucito, hanno partecipato all’apertura della manifestazione di questa mattina in piazza Dante. «Siamo andati a portare la nostra vicinanza alle associazioni, ai comitati studenteschi, alle donne ed agli uomini che oggi in occasione della visita del presidente del Consiglio hanno deciso di esprimere le proprie istanze. Istanze con le quali«l’amministrazione comunale si confronta e sulle quali lavora ogni giorno. Abbiamo riscontrato un clima di grande partecipazione democratica e pacifica e ci auguriamo che lo stesso clima accompagni la manifestazione fino al termine della giornata», concludono gli assessori. Poi il resto è stata una sfilata per le strade al grido di “Napoli libera”.

Duro il commento di Valeria Valente, candidata del centrosinistra a sindaco di Napoli, commentando sui social i momenti di tensione che si sono verificati a Napoli in attesa della visita del premier Matteo Renzi. «La rabbia non si accarezza e non si fomenta mai! Il sindaco Luigi de Magistris prenda immediatamente le distanze. Napoli? Non è questo, Napoli non merita questo».

 
Al raduno partito alle 11 da piazza Dante ci sono i licenziati Fiat travestiti da Pulcinella, i comitati di cittadini di Bagnoli, i collettivi studenteschi e i centri sociali. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta: «Napoli sfiducia il Governo Renzi» e un grande pupazzo di Pinocchio che indossa una maglia con la scritta Pd. Tra i cartelli: «Napoli città ribelle», «No al Governo delle lobby e degli speculatori», «Non c’è trippa per ratti, Renzi torna nelle fogne». Da un palazzo laterale in piazza Dante, alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione: «Renzi via da Napoli».

Poi l’epilogo sul lungomare. I manifestanti sono stati bloccati all’altezza di via Acton dalle forze dell’ordine ma non si sono arresi: hanno deviato per i Cavalli di Bronzo e si sono diretti ai Quartieri Spagnoli. Poi hanno svoltato per via Chiaia e hanno imboccato piazza dei Martiri. Arrivati sul lungomare, l’inferno. Un poliziotto è rimasto ferito nel corso degli scontri, portato in ospedale. Alcune auto e bus con turisti a bordo sono rimasti coinvolti nel lancio di lacrimogeni avvenuto durante i momenti di tensione tra manifestanti per Bagnoli e forze dell’ordine. Nella calca che si è creata mentre il corteo indietreggiava, tra piazza della Vittoria e Posillipo, alcuni veicoli sono stati avvolti dal fumo. Nessuna conseguenza per gli occupanti

 

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