Regione Campania: Trasporti, assessore Sergio Vetrella replica al Pd
“È singolare che il Pd si rallegri della sospensione di una procedura di gara che la Regione ha attivato e che rappresenta un’ulteriore svolta positiva, in grado – se portata a compimento – di rilanciare finalmente un settore che proprio i suoi rappresentanti, durante l’amministrazione di sinistra, hanno affossato. Non è un caso che tra i ricorrenti al Tar vi siano società pubbliche come Anm, Cstp e Ctp, diventate veri e propri produttori di debito a scapito dei cittadini, proprio con le gestioni del centrosinistra, e che ora, non essendo ancora risanate, intendono bloccare la liberalizzazione del settore – che tra l’altro ci impongono l’Unione europea e la normativa nazionale con la previsione di severe penali – perché assolutamente non in grado di partecipare alle gare. Così come tra i ricorrenti ci sono poi alcune piccole società private, che proprio per le loro dimensioni hanno anch’esse interesse a bloccare i bandi, contro la nostra giusta volontà di eliminare la polverizzazione, che ci vede ancora oggi alle prese con ben 140 aziende, uno dei mali principali dei trasporti pubblici. Tutto questo naturalmente a scapito dei cittadini – che vedono ancora una volta ritardata la risoluzione definitiva dei problemi della mobilità – e dei lavoratori delle aziende – che continueranno a fare i conti con società disastrate non in grado di garantire continuità e regolarità retributiva – per mantenere un vecchio e arrugginito monopolio che, di fatto, ha creato negli anni sprechi, clientele e disservizi. I gufi che si rallegrano di questo ritardo nella prosecuzione delle gare si compiacciono, di fatto, dei danni che ciò comporta alla vivibilità, l’occupazione e l’economia della nostra regione a un futuro a dir poco incerto e instabile, facendo prevalere gli interessi della vecchia politica rispetto ai diritti dei cittadini. Noi, che invece abbiamo a cuore solo gli interessi del nostro territorio, fidiamo che all’esito della procedura giudiziaria possano essere confermate la validità e correttezza della nostra iniziativa, che tra l’altro è stata approvata e condivisa in tutte le sue lunghe fasi di preparazione dal tavolo Unico del trasporto Pubblico Locale composto dai Comuni capoluogo, le Province e la Regione.
Gli stessi gufi che si sono rallegrati del provvedimento del TAR avverso la procedura di liberalizzazione della CAREMAR hanno dovuto tacere alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto la piena correttezza dell’operato dell’Amministrazione regionale”.