Psicologia: La magia dell’incontro con l’altro

La  magia dell’incontro nasce da due persone che si avvicinano per aspetti di comunanza e di differenza. Spesso ciò che ci attira verso l’altro è tutto quello che ci risulta familiare e che, in genere, tendiamo ad apprezzare subito mettendo da parte ciò che invece ci appare diverso. Questa luna di miele ci permette di vivere in una atmosfera nuova, innebriante che travolge la nostra vita rendendola piacevole.  Questo stato ha come premessa la reciprocità, ovvero, la dimensione del dare e dell’avere (do ut des)  del donare e del ricevere. Da questa fase idilliaca, definita da alcuni psicologi, fase dell’innamoramento, si passa poi alla fase della presa di contatto con la realtà che porta a vedere il partner non solo per quella persona che ci completa e che ci soddisfa, ma anche per colui o colei che può pensarla in modo diverso, che ha degli aspetti e delle idee diverse da noi e questo può un tantino destabilizzarci in quanto ci troviamo, nel tempo, ad avere al nostro fianco una persona che forse non conosciamo del tutto, che ci appare “aliena” ed ecco che potrebbero sorgere fenomeni come delusione o disillusione che portano inevitabilmente alla ricerca di un nuovo equilibrio. Diceva Froma Walsh, psicologa americana; “Le persone hanno bisogno di 3 matrimoni; dall’amore romantico a un impegno basato sulla condivisione di responsabilità per la crescita dei figli e della famiglia”. Per cui, peculiare risulta essere la continua scoperta dell’altro così da poterne assaporare tutte le varie sfaccettature… solo così sarà possibile provare a “incontrare la persona per intero” e non solo quegli aspetti che a noi piacciono, in quanto le differenze sono fonte di crescita per entrambi i membri della coppia e per la vita della coppia stessa. Inoltre è dall’incontro con l’altro che emerge il mentale che influenza l’interazione.

Noviello Simona

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