Premio Ruperto da Nola, Slow Food valorizza le eccellenze del territorio
Nola – Torna anche quest’anno l’appuntamento con il Premio “Ruperto da Nola”, venerdì 22 novembre alle ore 18 nella cornice artistica della Chiesa Santi Apostoli in via San Felice. L’iniziativa, giunta alla quarta edizione e promossa da Slow Food Agro nolano, prende il nome da Ruperto, cuoco della case nobili nolane vissuto nel 500, chiamato a Napoli dagli Aragonesi e reso famoso in tutta Europa dal servizio alla corte di re Ferdinando. Uno straordinario professionista sconosciuto ai più, autore del “Libro de guisados”, la grande raccolta ritrovata recentemente che riunisce 242 ricette del maestro dei fornelli e ci conduce in un viaggio nella storia della cucina rinascimentale. Il Premio è stato istituito per segnalare il lavoro di quanti difendono, promuovono ed arricchiscono il patrimonio enogastronomico dell’agro nolano-vesuviano. Ogni anno viene consegnato a persone alle quali la giuria riconosce un ruolo nella valorizzazione del patrimonio agroalimentare locale, contribuendo a frenarne l’impoverimento.
Vincitori dell’edizione 2013 sono: per la categoria produttore l’azienda agricola Vincenzo Egizio diBrusciano, custode di una importante tradizione contadina; il giovanissimo ristoratore Maurizio De Riggi, patron del ristorante “Markus” di San Paolo Belsito; il comunicatore Luciano Pignataro, noto giornalista, scrittore e gastronomo, curatore di importanti guide enologiche ed animatore di uno dei più popolari blog enogastronomici italiani. Il premio speciale “Slow Life” è assegnato alla cantautrice Agnese Ginocchio, che si è contraddistinta per il suo lungo impegno ecologista e pacifista, sempre in difesa dei più deboli. “In un momento così difficile per il patrimonio agroalimentare della nostra terra il Premio assume una valenza ancora maggiore – sottolinea Angelo Petillo, fiduciario di Slow Food Agro nolano. Un’iniziativa nata per sostenere chi si impegna ogni giorno nella tutela delle tradizioni con qualità e competenza, garantendo ai cittadini controlli e rispetto dell’etica, a difesa dell’ambiente e nell’auspicio che le istituzioni facciano di più e meglio”.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Nola, Geremia Biancardi, dell’assessore ai beni culturali, Cinzia Trinchese, del presidente della Fondazione Hyria Novla, Felice Scotti, e del presidente della Pro Loco, Carmelo Martinez, prenderanno parte al dibattito Marina Alaimo, giornalista e collaboratrice Slow Wine, Daniele Buttignol, segretario nazionale Slow Food Italia, Gaetano Pascale, presidente Slow Food Campania. Autore delle ambite statuine che saranno consegnate ai vincitori è Lello Esposito, pittore e scultore napoletano apprezzato anche oltreoceano per i suoi simbolici Pulcinella. Novità di questa edizione è la partnership con “Pr1mo di buona pasta”, la nuova serie di prodotti lanciata dal Molino Falco, azienda attiva sin dagli anni ’40 ed unico pastificio attualmente presente nell’area.
Il programma prosegue con “La terra dei cuochi: 4 chef per Ruperto”, la cena che vedrà protagonisti i prodotti del territorio selezionati e preparati dagli chef vincitori delle ultime edizioni del Premio: Nino De Stefano del ristorante “Le Baccanti” di Nola, Antonio Napolitano di “Hosteria le Gourmet” di Sperone, Pietro Parisi di “Era Ora” di Palma Campania e Maurizio De Riggi di “Markus” di San Paolo Belsito, accompagnati dai vini delle cantine Olivella di Sant’Anastasia e della comunità dell’Eremo dei Camaldoli. L’evento, a cui è possibile partecipare su prenotazione, avrà luogo giovedì 28 novembre alle ore 20.30 presso il salone dell’Istituto Alberghiero “Carmine Russo”, in via Giovanni XXIII a Comiziano.