Premio Felix, Patrizia Nardi “Stiamo lavorando per portare in esposizione un Giglio all’Expò”
Nola – “Un Giglio in esposizione a Milano in occasione della prossima esposizione universale in programma per la primavera 2015”. A dichiararlo è stata Patrizia Nardi coordinatrice della Rete italiana delle grandi macchine a spalla a cui è stata consegnata la campana di bronzo del Premio Felix promosso dall’associazione Gli Innamorati della Festa, giunto alla dodicesima edizione. “Stiamo lavorando per non perdere questa importante occasione di valorizzazione per la Rete”. Ha aggiunto ancora la Nardi visibilmente emozionata per la consegna del Premio, testimonianza di gratitudine dell’intera città che quasi un anno fa grazie alla sapiente guida della studiosa calabrese ha centrato insieme alle altre città gemellate il sigillo Unesco per la millenaria Festa dei Gigli.
La Nardi ha poi tracciato lo stato dell’arte del progetto della Rete e quanto fatto in questo anno in cui le quattro feste, in particolare la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, i Candelieri di Sassari, i Gigli di Nola, e la Varia di Palmi hanno potuto fregiarsi del sigillo Unesco. Un brand che da diritto a far parte di un club d’elite, quello delle eccellenze culturali a livello mondiale “ L’istituzione del tavolo ufficiale di coordinamento per lo sviluppo del riconoscimento Unesco alla Rete delle macchine a spalla – continua Nardi – voluto dal ministro della cultura Franceschini rappresenta un risultato di grandissima importanza che pone le basi per il lavoro di valorizzazione che ci attende nei prossimi anni. Il riconoscimento Unesco è solo un punto di partenza.
L’ altro passo, ha spiegato ancora la Nardi, da fare per conferire giusto valore agli sforzi fatti e concretizzare il marchio Unesco in proposte e progetti concreti è la modifica dell’attuale quadro normativo in tema di tutela dei beni immateriali. Occorre in sostanza equiparare le opportunità dei beni culturali immateriali tutelati dall’Unesco ai siti materiali, dando loro le stesse condizioni di finanziabilità.
foto Virginia Manna