Perchè questo non sia tempo sciupato. Lettera del Vescovo Depalma alle comunità parrocchiali per un’estate a misura d’uomo.
Nola – Il Vescovo di Nola, mons. Beniamino Depalma, ha scritto alle comunità parrocchiali della diocesi che guida dal 1999 per invitare tutti i fedeli a vivere con pienezza il tempo estivo che, ricorda, non è tempo di “vacanza” dall’attenzione alle persone e al popolo che il Signore ha affidato e affida alla Chiesa di Nola. Come testimonia il fiorire, proprio in questo periodo, di iniziative e feste, la vitalità e la vita delle comunità parrocchiali possono essere strumento di speranza per il territorio; per questo, il Vescovo chiede sia data priorità ad alcune attenzioni pastorali: l’attenzione agli ultimi, la scelta della sobrietà, la tutela e la promozione della legalità.
Di seguito il testo della lettera:
Perchè questo non sia tempo sciupato
Lettera alle comunità parrocchiali per un’estate a misura d’uomo
Carissimi sacerdoti e fedeli,
il tempo estivo non è tempo di riposo per le nostre comunità parrocchiali. L’attenzione alle persone e al popolo che il Signore ci ha affidato non va “in vacanza”. E di questo, abbiamo testimonianza anche nel fiorire di iniziative e feste che, partendo dalla fervida devozione popolare delle nostre terre, hanno poi una declinazione finalizzata a favorire l’aggregazione e le relazioni interpersonali.
Alla luce di questi appuntamenti, come pastore della Chiesa di Nola vi chiedo alcune attenzioni pastorali:
- non dimenticate gli ultimi! Nelle organizzazioni, l’aspetto della solidarietà verso famiglie e persone bisognose dei vostri territori sia posta nettamente dinanzi ad altri tipi di esigenze. È certamente bello vedere fuochi d’artifici belli e colorati che illuminano il cielo, ciò rallegra tanto i nostri figli, ma rallegra il cuore dei bambini, e il cuore di Dio, anche la capacità di trasformare i nostri momenti di festa in momenti di generosità;
- siate sobri! Non esasperate la dimensione estetica e mondana delle feste: proprio in considerazione della matrice religiosa di tante iniziative, ci sia cura perché anche i momenti di divertimento non travalichino i limiti del buongusto;
- tutelate e promuovete la legalità! Quando l’iniziativa è promossa dalla parrocchia, ci sia massimo coinvolgimento dei Consigli pastorali e dei Consigli affari economici. L’obiettivo è che i comitati, e gli apparati organizzativi, siano uno strumento per rendere protagonista la comunità e le persone di buona volontà. Su questi temi non possono esserci “appalti” e “deleghe in bianco” affidate a singole persone o famiglie. È inoltre serio e doveroso tenere una contabilità trasparente e consultabile da tutti, perché si sappia dove va a finire ogni euro raccolto.
Queste indicazioni, che qui ho riportato in breve ma che ho avuto già modo di mettere per iscritto in più corposi documenti (ricordo inoltre l’importante documento del giugno 2013 della Conferenza episcopale campana), hanno il fine di salvaguardare la qualità e la forza evangelizzatrice delle feste comunitarie. Invito i parroci, e i fedeli tutti, a vigilare con responsabilità perché dietro il nome di Dio e dei Santi non si celino intollerabili affari opachi e altrettanto intollerabili sprechi.
Di recente, in un importante convegno in Vaticano, il Papa ha detto: “Quando l’uomo non è al centro, il centro viene occupato da qualcos’altro di cui l’uomo stesso diviene servo”. Al centro delle nostre feste ci siano le persone, la fede e la solidarietà.
Con affetto paterno,
+ Beniamino Depalma
Arcivescovo, Vescovo di Nola