Per la festa della Repubblica tornano le frecce tricolore
L’Italia celebra il 2 giugno, festa della Repubblica.
Nella prima mattinata il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è arrivato all’Altare della Patria per l’omaggio al monumento del Milite Ignoto. Nella piazza un picchetto interforze e la banda dell’Esercito che ha intonato l’Inno di Mameli. C’è stato quindi il passaggio in cielo delle Frecce Tricolori, che hanno lasciato una scia bianco rossa e verde sopra Piazza Venezia.
Poi alle 10 via alla sfilata militare ai Fori Imperiali per la 68/a festa della Repubblica. In tribuna il presidente della Repubblica, arrivato con la storica Flaminia scoperta, accompagnato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Il tema della sfilata è “Forze armate, valori e tradizione dalla prima guerra mondiale alla difesa europea”. Lo sfilamento avverrà in sette settori, in rappresentanza di tutti i corpi dello Stato, militari e non. In continuità con le ultime edizioni all’insegna della sobrietà, non ci saranno mezzi – tranne alcuni veicoli storici e quelli della Protezione Civile – né cavalli, con l’eccezione di quelli dei Corazzieri, che l’anno scorso invece sfilarono a piedi.
Applausi della folla durante la sfilata militare per Salvatore Girone e Salvatore Latorre, i due marò trattenuti in India. Gli applausi sono scattati quando hanno sfilato i militari della Brigata San Marco, cui
appartengono i marò, come ha ricordato lo speaker della cerimonia.
Le Frecce tricolori tornano quindi a sorvolare via dei Fori Imperiali: una prima volta alla deposizione della corona all’Altare della Patria, la seconda alla fine della rassegna. L’anno scorso i nove velivoli della Pattuglia acrobatica rimasero negli hangar per risparmiare. Gli stessi motivi che appiedarono i corazzieri, costretti a sfilare senza cavalli.
Le proteste, l’anno scorso, furono molte: lasciando i cavalli nei box e gli aerei negli hangar non si ottenne un gran risparmio. Così, quest’anno si è deciso di riportare gli aerei alla sfilata. A quasi totale invarianza di spesa. I costi sono infatti pressoché gli stessi dell’anno passato e cioè circa 1,9 milioni di euro (nel 2013 si chiuse a 1,5 milioni). E’ stata tagliata soprattutto la parte delle rappresentanze degli eserciti stranieri per fare posto a tutte le bandiere delle missioni della Ue a cui l’Italia partecipa attivamente.
L’omaggio alla Nato e all’Onu. Quest’anno, infatti, la sfilata è stata dedicata a due momenti-chiave. Il primo è il prossimo inizio del semestre italiano di presidenza europea (e in questo senso vanno gli omaggi alle organizzazioni come Onu, Nato e Ue sotto la cui egida si svolgono le missioni internazionali a cui partecipa l’Italia). Il secondo momento è la commemorazione del centenario della Grande Guerra.
I Corpi civili. In tutto, sono circa 3.500 gli uomini impegnati nella sfilata lungo via dei Fori Imperiali, un centinaio in più dell’anno scorso. Come consuetudine, da qualche tempo a questa parte, non si tratta solo di militari, ma anche di Corpi civili dello Stato, come Polizia, polizia penitenziaria e municipale, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco e Servizio civile nazionale. Qualche anno fa la parata poteva esibire altri numeri: nel 2011 sfilarono in 6.000, quasi il doppio di oggi, per un costo di 4 milioni e 400 mila euro, più del doppio dei costi odierni.
«Al termine della tradizionale parata militare, cui anche quest’anno hanno partecipato con sentito entusiasmo migliaia di cittadini, desidero esprimerle il più vivo compiacimento per la perfetta organizzazione della manifestazione e l’impeccabile sfilamento dei reparti militari e delle rappresentanze civili», ha scritto poi Napolitano, in un messaggio inviato al ministro della Difesa al termine della parata. «Ho molto apprezzato – ha proseguito il presidente – il richiamo a temi di profondo significato per il nostro paese, con la rievocazione dell’abnegazione e dell’eroismo delle Forze Armate, nella ricorrenza dei cento anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale, e il risalto dato all’impegno nelle missioni internazionali di stabilizzazione e di pace, con particolare riferimento a quelle dell’Unione Europea nell’imminenza dell’assunzione della presidenza di turno da parte dell’Italia. La prego, signor Ministro – ha concluso il capo dello Stato – di far pervenire il mio plauso a tutto il personale che, con dedizione e professionalità, ha contribuito a realizzare l’odierna celebrazione».
Alla parata presenti quasi tutte le forze politiche: come lo scorso anno, tuttavia, manca il Movimento 5 Stelle. I parlamentari grillini hanno infatti deciso di reiterare la loro assenza alle celebrazioni militari mentre un gruppo di parlamentari ha partecipato alla videoconferenza con i due Marò nella Sala del Mappamondo di Montecitorio. Presenti invece i rappresentanti delle principali forze politiche, da Forza Italia al Pd, fino alla Lega e al Nuovo Centro Destra.