Pd: seggi aperti per le primarie
Seggi aperti in Campania per il voto delle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza della Regione nelle prossime elezioni di maggio.
La sfida è a tre: Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca del Pd e Marco Di Lello del Psi. A poche ore dal voto si sono ritirati infatti: Gennaro Migliore (Pd) e Nello Di Nardo (Idv) denunciando l’impraticabilità del campo per le denunce su presunte “alleanze pericolose” con esponenti della destra ed ex Cosentiniani cui avrebbero fatto ricorso De Luca e Cozzolino, i due grandi favoriti della competizione. Anomalie favorite da una consultazione senza regole dove, in assenza di un’anagrafe degli elettori, chiunque può votare e «drogare» il responso delle urne.
Quattro rinvii, infinite polemiche, e il sospetto di irregolarità che fanno rivivere l’incubo del 2011: con queste premesse si svolgono dunque le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato che contenderà al governatore uscente Stefano Caldoro la presidenza della Regione Campania.
Il vicesegretario nazionale del Pd, Debora Serracchiani, ha invocato la necessità di aumentare i controlli «come stiamo cercando di fare in Campania». Da ieri si sprecano gli appelli dei vertici del partito, da Lorenzo Guerini al segretario regionale Assunta Tartaglione, perché tutto si svolga nel modo più trasparente possibile dopo che nel 2011 destò scalpore la presenza di cittadini cinesi e cingalesi in fila a Napoli per scegliere il candidato sindaco.
Da Roma è giunto in veste di osservatore Riccardo Tramontano, cui toccherà vigilare sulla regolarità del voto ai seggi. Uno solo e non i caschi blu dell’Onu – ironizzano al partito campano – perché la situazione è meno grave di come la dipingono alcuni nostri autorevoli esponenti che alimentano la strategia della tensione per beghe interne. Il clima che si respira insomma è quello del tutti contro tutti, non proprio il massimo per un voto che deve incoronare quello che poi sarà il candidato dell’intero centrosinistra.
In Campania i seggi sono 606 e sono 3600 i volontari che permetteranno lo svolgimento delle operazioni di voto. Le urne resteranno aperte fino alle ore 21. Poi le urne sigillate con le schede cominceranno ad affluire verso le Terme di Agnano, a Napoli, dove verrà effettuato lo spoglio. Il voto è gratuito per gli iscritti ai partiti della coalizione, mentre tutti gli altri che vorranno esprimere la loro preferenza alle primarie dovranno versare due euro al momento del voto.
Centomila gli elettori attesi, ma si tratta di una stima prudenziale perché dopo quattro rinvii, e un partito, il Pd, dilaniato dalle polemiche, nessuno è disposto a giurare sulla corsa alle urne.
Saviano. «Alle primarie Pd in Campania non andate a votare. Questo il mio consiglio. I candidati sono espressione della politica del passato. Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio». È l’invito che lo scrittore Roberto Saviano ha postato ieri sera su Facebook. Nel post, Saviano allega anche un video nel quale spiega, nel particolare, le ragioni di questo appello. «Pacchetti di voti – prosegue Saviano – sono pronti ad andare a uno o all’altro candidato in cambio di assessorati. In più saranno determinanti gli accordi con Cosentino. Le primarie avrebbero dovuto essere strumento di apertura e partecipazione, ma così non è stato (vedi il caso Liguria). Sino a quando non esisteranno leggi in grado di governarle, saranno solo scorciatoie per gruppi di potere. Non legittimiamole, non andate a votare», conclude l’autore del bestseller Gomorra.
Anche il centrosinistra delle Marche (Pd, Psi, Idv, Verdi, Centro Democratico) sceglie oggi con le primarie il suo candidato presidente alla guida della Regione. Si vota dalle 8 alle 22 in 309 seggi allestiti da 2 mila volontari. Attorno alla mezzanotte si conosceranno i primi dati reali sull’esito della consultazione. Gli sfidanti sono tre, l’ex sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli e l’attuale assessore regionale al Bilancio e alla Cultura Pietro Marcolini, entrambi del Pd, e la candidata dell’Idv Ninel Donini.
Ieri il segretario regionale del Pd Francesco Comi ha rivolto un appello ai cittadini ad andare a votare «numerosi» e ai partiti e gli esponenti di centrosinistra che hanno scelto ufficialmente di non aderire alle Primarie e quelli di centrodestra, notoriamente nostri avversari, a non inquinare l’esito della consultazione democratica«.
Chi si reca ai seggi deve sottoscrivere le linee guida del centrosinistra per le Marche e accettare di essere iscritto nell’Albo pubblico degli elettori del centrosinistra. Bisogna portare un documento di identità, la tessera elettorale e un contributo di almeno due euro per le spese organizzative. Possono votare anche i 671 giovani fra i 16 e i 18 anni e gli stranieri che nei giorni scorsi si sono preregistrati online.