Paolo Russo: asse Pdl-Udc per rafforzare i valori dei moderati

San Vitaliano -E’ stato un Paolo Russo a tutto campo, quello andato in scena a San Vitaliano, in occasione dei tradizionali auguri di fine anno. Presenti, in una sala strapiena, sindaci del territorio, consiglieri comunali, e tutta la “galassia” di sostenitori che si rivedono nelle idee e nell’azione politica dell’onorevole Russo, oggi parlamentare di rilievo nazionale con capacità di incisione in costante e progressiva crescita. L’incontro come sempre ha rappresentato un momento per tirare le fila di un anno certamente difficile, forse il più difficile dell’era della crisi, ma soprattutto per lanciare uno sguardo sul futuro che si spera possa essere di autentico rilancio. L’attenta ed oculata disamina di Russo, non ha mancato di tracciare anche e soprattutto una fotografia circa lo stato dell’arte del territorio nolano. Un territorio in cui, soprattutto a Nola e Marigliano, si è sviluppato una sorta di modello politico, basato su una salda alleanza tra Pdl e Udc. “ Ho perseguito questa linea – ha dichiarato Russo – anche quando l’Udc aveva percentuali trascurabili, perché l’obiettivo era quello della condivisione di valori comuni. Se questo schema fosse stato adottato più spesso, anche in altre occasioni, vedi l’elezioni amministrative a Napoli, oggi anche il capoluogo campano sarebbe del centro destra, non dando luogo al fenomeno De Magistris. Fenomeno in tutti i sensi”. Poi le sfide alle porte. “ Ci attendono importanti tornate elettorali – ha aggiunto lo stesso Russo – si voterà ad esempio ad Acerra, Visciano, Saviano – A tal proposito è necessaria una seria riflessione per tracciare percorsi basati sul merito”. Lo stesso Russo si è poi soffermato sull’Agenzia di Sviluppo. “ Voglio rimarcare il lavoro importante dell’Agenzia di Sviluppo, nonostante le difficoltà e le gelosie. Con il ritorno di Andrea Manzi ( neo eletto sindaco di Casamarciano) anche il tavolo dei comuni dell’area nolana riprenderà un nuovo slancio”. Un affondo è riservato poi alla questione Ntv “ Noi non chiedevamo quote di posti di lavoro, ma semplicemente che i nostri giovani venissero messi nelle condizioni di cogliere questa nuova opportunità. A tal proposito, però, va anche evidenziata una riflessione che la politica e non altri è tenuta a fare. E’ quella sull’istituto della così detta ordinanza ottanta, nata per favorire la ricostruzione post- terremoto e che nel tempo è divenuto uno strumento improprio che aggira il confronto con le comunità locali”.

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