Ospedale: positivo l’incontro sulla manutenzione della Tac

Nola – Fumata bianca dall’incontro sindacati e direzione generale dell’Asl sulla questione Tac. L’ incontro era stato caldeggiato, in particolare dalla Fials,  nei giorni scorsi per affrontare l’annosa questione relativa alla Tac dell’ospedale di Nola che da tempo funziona a singhiozzo limitando le prestazioni del nosocomio bruniano. Il vertice si è svolto l’altro giorno presso la sede di Castellamare di Stabia con la partecipazione del Segretario Provinciale Fials Medici, Antonio Agostino Ambrosio, del segretario aziendale dello stesso sindacato, Umberto Maione e del direttore generale dell’Asl. Napoli Sud Maurizio D’Amora. Quest’ ultimo, durante l’incontro ha evidenziato come ha garantito che, per la Tac, a breve si risolverà il problema garantendo una manutenzione continua in caso di ulteriori guasti. Ed è proprio il problema della manutenzione che è stato al centro dell’incontro che alla fine ha soddisfatto le parti. Da parte loro, infatti, i rappresentanti della Fials Medici si sono dichiarati soddisfatti del confronto e della tempestività con la quale sono stati ascoltati. “Abbiamo registrato un grande senso di responsabilità da parte del Direttore generale – afferma il Segretario Provinciale della Fials Medici Antonio Agostino Ambrosio – e siamo convinti che, a breve, le problematiche discusse troveranno le giuste risposte, nell’interesse degli operatori del settore e del vasto bacino di utenza che approda, quotidianamente, al nosocomio nolano”. L’occasione è stata, naturalmente, propizia per affrontare l’ultima emergenza in ordine di tempo, verificatasi al Santa Maria della Pietà: la possibile dislocazione in altra sede del Centro di trasfusione. A tal proposito, sempre il direttore generale ha chiarito che per il Centro di Ematologia è in atto la procedura per la mobilità di sanitari anche da fuori regione; nel contempo, se necessario, si ricorrerà a convenzioni ad personam con specialisti della branca provenienti dall’Asl. Napoli 1. Un’ ipotesi quella illustrata nel corso dell’incontro che potrebbe rappresentare la soluzione adeguato, almeno si spera, per scongiurare il trasferimento del Centro a Castellamare con gravi ripercussione sugli utenti del territorio che perderebbe, tra l’altro, un ulteriore servizio. Il Centro trasfusionale del presidio ospedalierio di Nola è stato inaugurato nel 2002 e soddisfa il fabbisogno di sangue ed altri emocomponenti dello stesso “ Santa Maria della Pietà”, nonché dei pazienti domiciliari di gran parte del territorio afferente alla Asl. Napoli 3 Sud. Partecipa, inoltre, al progetto per l’assistenza alle fasce deboli attraverso la produzione dei fattori di crescita tissutale per la cura delle piaghe da decubito e di altre lesioni trofiche. Per tutti questi motivi la notizia di una possibile chiusura del centro ha allarmato tutti, compreso le forze politiche. Una sollevazioni di scudi che ha costretto in qualche modo la stessa Asl a rivedere le proprie decisioni, prendendo in considerazioni possibili alternative.

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