Ospedale, per il 4 giugno proclamato un nuovo sciopero degli addetti alle pulizie
Nola – Ancora uno sciopero. Il terzo in pochi mesi. Non accenna a risolversi l’annosa vicenda degli addetti alle pulizie dell’Asl Napoli 3 Sud che riguarda in particolare quelli in servizio all’ospedale di Nola. I lavoratori incroceranno le braccia il prossimo lunedì 4 giugno per ben ventiquattrore. L’estrema forma di protesta, proclamata dalla sigla sindacale dell’Usb, punta a mettere al centro dell’attenzione sulla difficile situazione degli operatori da tre mesi senza stipendio. Una situazione che è aggravata anche da uno stato di estrema precarietà che da sempre caratterizza la gestione dell’appalto affidato alla società aggiudicatrice del servizio di pulizie, la Flash appartenente al Consorzio Seaman.
A nulla sono serviti i tavoli di concertazione promossi in queste settimana anche alla presenza dei rappresentanti dell’Asl e della stessa ditta. Quest’ ultima, infatti, ha disatteso ben due termini in cui si era impegnata ad ottemperare ai propri obblighi. Un atteggiamento che ha infuocato ancor di più il già teso clima all’interno dell’ambiente di lavoro, anche perché l’azienda sanitaria, di par suo, ha sempre regolarmente saldato con i propri mandati la Flash che sempre essere sempre di più in preda ad una crisi strutturale che la rende incapace oramai di continuare a gestire l’appalto.
“Tutte le trattative e le procedure di raffreddamento non sono andate a buon fine, visto che la nostra situazione non è affatto mutata”. Affermano i lavoratori. Ad oggi risultano non corrisposti gli stipendi di marzo ed aprile e tra pochi giorni matureranno anche i termini per quello di maggio. Da più parti si auspica una rescissione del contratto tra l’Asl Napoli 3 Sud e l’azienda appaltatrice, viste le numerose inadempienze che stanno provocando notevoli disagi non solo ai lavoratori ma anche alla erogazione dei servizi, visto che i diversi presidi sanitari del distretto, in primo luogo l’ospedale di Nola, versano in una situazione piuttosto critica. Ma al momento, nessun atto concreto è andato in questa direzione.
Gli operatori, in stato di agitazione, assicurano solo un livello essenziale di prestazioni che naturalmente non è sufficiente a garantire uno standard accettabile per l’utenza, soprattutto se questa forma di protesta si protrae, come sta accadendo, da diverse settimane. Dal canto loro, gli operatori evidenziano le loro difficoltà ed il loro disagio aggravato anche dal fatto che la ditta aggiudicataria non li pone nelle condizioni migliori per poter lavorare. E questo non solo perché non paga gli stipendi ma anche perché gli stessi materiali e attrezzi necessari per la pulizia vengono garantiti in misura nettamente insufficiente rispetto al reale bisogno. Nel frattempo, l’ospedale di Nola è ormai in condizioni igienico – sanitarie a limite del sopportabile che rischia di sfuggire di mano se a brevissimo non si riuscirà a trovare una via di uscita.