Ospedale di Nola: rinviati i lavori del pronto soccorso

Nola – Sembra essere ancora lontana la luce in fondo al tunnel per l’ospedale di Nola. Fumata nera, infatti, nell’ultimo incontro relativo alla partenza del programma di ampliamento del pronto soccorso (nella foto il cantiere)  che alla fine ha decretato ancora un rinvio per l’inizio dell’intervento. Un rinvio che a quanto pare si è reso necessario a causa della mancanza della sottoscrizione del contratto con la ditta affidataria dei lavori, da parte della direzione generale o del responsabile dell’ufficio tecnico. La partenza di lavori che dovevano, in un primo momento annunciati come imminenti è posticipata a dopo l’estate. In buona sostanza se ne riparlerà agli inizi di settembre, sempre che il contratto venga sottoscritto al più presto. Appare evidente che i tempi si stiano già allungando in maniera considerevole, rispetto alla tabella di marcia iniziale. Il nuovo pronto soccorso prevede un impegno economico di circa un milione e mezzo di euro e rappresenta uno dei tasselli fondamentali per l’inizio del rilancio del nosocomio nolano. Stando ad una ragionevole stima il programma di intervento,  a meno di ulteriori incidenti di percorso, si concluderà fra circa due anni. Una situazione quella dell’ospedale di Nola paradossale dove ormai i cittadini sono stanchi di confrontarsi con una struttura sanitaria, l’unica lungo l’asse Nola – Avellino, carente e inefficace. Una criticità cronica quella che da anni attanaglia il Santa Maria della Pietà che mette in seria discussione lo stesso diritto alla salute dei cittadini del territorio. Intanto anche la ditta affidataria (la Item srl) del blocco centrale della rianimazione e delle due sale operatorie ha scelto la strada della rescissione del contratto, visto il mancato pagamento delle attività pregresse che ammontano a circa settecentomila euro. All’orizzonte, dunque, si profila un nuovo contenzioso che allungherà anche qui i tempi di completamento, in quanto occorre fare un nuovo progetto ed una nuova gara. La direzione generale ultimamente ha tranquillizzato i cittadini sui tempi dei lavori e sulle nuove attività in programma per l’ospedale di Nola, come quella dell’emodinamica, ma con quello che si sta verificando del futuro non c’è certezza. A tutt’oggi solo il funzionamento della Tac è stato ripristinato, mentre la convenzione con i sanitari dell’Asl Na1 per il centro trasfusionale (a rischio chiusura) non è stata ancora sottoscritta; nelle scorse settimane si è parlato anche di una convenzione con il Monaldi ma ad oggi tutto tace. Un ospedale che era il fiore all’occhiello di tutta l’area nolana negli anni ’70 e ’80, oggi è diventato cenerentola della sanità campana, dove solo l’abnegazione e la volontà di pochi riescono a tenerlo ancora in vita. Nonostante gli appelli dei cittadini, degli stessi operatori sanitarim delle associazioni, il Santa Maria della Pietà resta sempre più abbandonato al suo destino. Un’ utenza di circa 500.000 persone si sente fuori da ogni reale assistenza.

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