Ospedale di Nola, dopo le sollecitazioni del Lions Club “Giordano Bruno”: la Regione programma un nuovo reparto di radioterapia
Nola -Si è completato nel migliore dei modi l’impegno del Lions Club “Giordano Bruno” di Nola a proposito degli interventi di miglioramento da effettuare nell’Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola: la Regione Campania infatti, accogliendo in pieno proprio le richieste avanzate dal gruppo, ha programmato nel nosocomio nolano la realizzazione di un nuovo reparto di radioterapia, con costruzione di bunker e impiantistica accessoria.
La storia è cominciata alcuni anni fa, con una richiesta avanzata dai Lions di Nola con la volontà dal Vescovo della Diocesi, di numerosi cittadini, da alcune decine di sindaci del Nolano di aprire almeno una struttura di radioterapia oncologica presso l’ospedale nolano. L’esigenza è molto sentita nell’Asl Napoli3 Sud, dove al momento non esiste un solo impianto pubblico di radioterapia, a fronte dei 7 necessari (indicati dalla stessa Regione Campania negli anni passati). Le conseguenze per i cittadini sono ovviamente relative ai trattamenti dei malati di tumore: questi ultimi pur di effettuare le terapie sono costretti a rivolgersi a strutture private convenzionate o a realtà sanitarie situate in altre regioni. Alcuni giorni fa tuttavia è stato reso noto il programma degli interventi di edilizia sanitaria della Regione Campania, che prevede il finanziamento complessivo di 61 interventi. Tra essi figura proprio, in accoglimento delle richieste venute dal territorio, la realizzazione a Nola di un nuovo reparto di radioterapia.
“Sono immensamente felice – spiega Antonio Daniele, promotore della iniziativa – del traguardo raggiunto. E’ un momento di grande riscossa del territorio, finalmente i cittadini del Nolano avranno parità di diritti rispetto agli altri cittadini dell’Italia virtuosa. Sin dal 2015 in cui si è mostrata la necessità di installare degli impianti per la cura dei tumori nella nostra ASL, ho reso questa problematica, il motivo di una mia crociata personale. E’ per me assurdo vedere costretti i miei concittadini ad “emigrare” pur di ricevere le cure dignitose che gli spettano mentre tutti coloro che potevano concretamente attivarsi, osservavano in silenzio. Da buon Lions ho dovuto forse sgomitare un po’ in questi anni per essere ascoltato dagli organi regionali preposti a tali decisioni ma in questo ruolo è stato essenziale l’azione del mio Lions Club Giordano Bruno per il grande supporto fornito e tutti gli amici che a vario titolo mi hanno aiutato in questa azione di cittadinanza attiva, reale orgoglio della mia città”.