Oggi il Presidente Napolitano giura e da domani avvia subito le consultazioni

«Rimane al Colle ma lavora anche per  Palazzo Chigi: Giorgio Napolitano è in procinto di varare un  esecutivo di ‘emergenzà o di ‘scopò che si potrebbe definire  ancora meglio ‘governo del presidentè. Quel che è ormai certo  è che sarà un esecutivo politico ma di stampo ‘tecnicò e che,  nelle intenzioni di Napolitano, dovrà essere pronto a tempo di  record e avere lunga vita (almeno un paio di anni) per  affrontare e risolvere le emergenze economico-sociali ma anche  istituzionali (come la riforma della legge elettorale). Il  programma di governo è praticamente pronto: è il lavoro  prodotto dai dieci saggi che potrebbero essere richiamati (in  gran parte) in servizio per entrare nella squadra di governo.

Potrà muoversi con maggiore disinvoltura il presidente  della Repubblica ora che ha rimesso nella fondina la pistola  dello scioglimento delle Camere. Anche se nel Pdl c’è chi,  compulsando sondaggi ‘lusinghierì per il centrodestra, ha già  detto ad alta voce ciò che sussurra da tempo lo stesso  Cavaliere, ossia che il voto a giugno resta sempre una carta  pronta per essere giocata.     Tutto dipende dal ‘magico mix’ (tecnico-politico) che  Napolitano riuscirà a realizzare per palazzo Chigi: i nomi che  circolano sono quelli di Giuliano Amato (in pole per la sua  caratura economica e internazionale) ed Enrico Letta (anche se  sull’esponente Pd Rosy Bindi ha frenato) ma spunta anche il nome  di Pietro Grasso che così lascerebbe la presidenza del Senato,  utile nella trattativa con il Pdl. Come vicepremier le voci di  palazzo danno Angelino Alfano per il Pdl e Mario Mauro per  Scelta Civica; in pista potrebbe tornare, poi, Gianni Letta come  sottosegretario alla presidenza del Consiglio (Berlusconi spinge  per lui). Nell’esecutivo una casella sarà certamente occupata  da Mario Monti, dato all’Economia (dove potrebbe andare però  Fabrizio Saccomanni) o alla Farnesina; ma questa casella  potrebbe essere occupata da Massimo D’Alema. Alla Riforme viene  dato il ‘saggio Gaetano Quagliariello. Eredità del governo  Monti: Anna Maria Cancellieri potrebbe restare al Viminale, e  forse alla Giustizia Paola Severino, Enzo Moavero Milanesi agli  Affari europei e Corrado Passera allo Sviluppo economico.  Prendono quota in queste ore per la squadra di governo anche i  nomi di Sergio Chiamparino e di Graziano Delrio.

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