Nuove nomine di cardinali da parte di Papa Francesco
«Come è stato già annunciato il prossimo 22 febbraio, festa della Cattedra di San Pietro, avrò la gioia di tenere un Concistoro, durante il quale nominerò 16 nuovi Cardinali, che, appartenenti a 12 Nazioni di ogni parte del mondo, rappresentano il profondo rapporto ecclesiale fra la Chiesa di Roma e le altre Chiese sparse per il mondo». Lo ha annunciato Papa Francesco al termine dell’Angelus. «Il giorno seguente -ha proseguito- presiederò una solenne concelebrazione con i nuovi Cardinali, mentre il 20 e 21 febbraio terrò un Concistoro con tutti i Cardinali per riflettere sul tema della famiglia».
Il 22 febbraio il Papa nominerà «16 nuovi cardinali appartenenti a 12 nazioni di ogni parte del mondo che – ha detto all’Angelus – rappresentano il profondo rapporto ecclesiale tra la chiesa di Roma e le altre chiese sparse per il mondo». Tra loro c’è il nuovo segretario di Stato Piero Parolin, vicentino. Tra i tre non elettori c’è Loris Capovilla.
Nella scelta dei nuovi cardinali, il Papa si è attenuto alla quota dei 120 elettori, giacchè creerà 16 elettori (e entro maggio mancherebbero esattamente 16 elettori per un eventuale conclave); ha scelto 4 curiali e 12 residenziali, con una percentuale del 25 per cento di curiali (un po’ inferiore a quella solita, ndr); ha focalizzato l’attenzione su tutti i continenti, (5 dalle Americhe, due dall’Africa e due dall’Asia); è stato attento a paesi poveri, puntando su Haiti e Burkina Faso.
Ecco l’elenco dei nuovi cardinali da lui annunciati questa mattina: 1) Mons. Pietro Parolin, Arcivescovo titolare di Acquapendente, Segretario di Stato, di Schiavon (Vicenza). 2) Mons. Lorenzo Baldisseri, Arcivescovo titolare di Diocleziana, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi. 3) Mons. Gerhard Ludwigller, Arcivescovo-Vescovo emerito di Regensburg, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. 4) Mons. Beniamino Stella, Arcivescovo titolare di Midila, Prefetto della Congregazione per il Clero, origianario di Pieve di Soligo (Treviso). 5) Mons. Vincent Gerard Nichols, Arcivescovo di Westminster (Gran Bretagna). 6) Mons. Leopoldo Josè Brenes Solorzano, Arcivescovo di Managua (Nicaragua). 7) Mons. Gèrald Cyprien Lacroix, Arcivescovo di Quèbec (Canada). 8) Mons. Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan (Costa d’Avorio). 9) Mons. Orani Joao Tempesta, O.Cist., Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile). 10) Mons. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (Italia). 11) Mons. Mario Aurelio Poli, Arcivescovo di Buenos Aires ( Argentina). 12) Mons. Andrew Yeom Soo jung, Arcivescovo di Seoul (Korea). 13) Mons. Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., Arcivescovo di Santiago del Cile (Cile), nato a Campiglia dei Berici (Vicenza) 14) Mons. Philippe Nakellentuba Ouèdraogo, Arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso). 15) Mons. Orlando B. Quevedo, O.M.I., Arcivescovo di Cotabato (Filippine). 16) Mons. Chibly Langlois, Vescovo di Les Cayes (Haiti).
I tre emeriti, che non avrebbero diritto di voto in un eventuale conclave sono: Mons. Loris Francesco Capovilla, Arcivescovo titolare di Mesembria, originario di Pontelongo (Padova), segretario di Papa Roncalli, Mons. Fernando Sebastian Aguilar, C.M.F., Arcivescovo emerito di Pamplona, Mons. Kelvin Edward Felix, Arcivescovo emerito di Castries.
Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia ha inviato subito un telegramma a mons. Capovilla in cui si legge: «Appresa con grande gioia la sua nomina a Cardinale assicuro la mia preghiera e quella di tutta la Chiesa di Venezia, rinnovo i sentimenti di affetto e auguro una sempre più incisiva testimonianza di fede e carità presso il popolo di Dio».