Notte Unesco, Caccavale e Simonetti “Emozioni straordinarie”
Nola- La magica notte dell’Unesco ha lasciato nei cuori di tutti un segno indelebile. Una scenografia suggestiva è stata la degna cornice per un evento dalla portata storica.
Emozioni a ripetizioni, vissute a più livelli. I tantissimi che affollavano la piazza. I tecnici, il sindaco, i componenti dell’amministrazione e della Fondazione. Ed infine loro, i cantanti ed i musicisti. Finalmente uniti in una sola orchestra. Abbandonati gli individualismi, gli artisti nolani hanno suonato insieme le canzoni che hanno fatto la storia della Festa dei Gigli. Nei pressi del palco ad ascoltarli ed osservarli attentamente, il maestro: Roberto De Simone.
Il direttore artistico della Fondazione Festa dei Gigli sulla musica, infatti, punta tanto. Vuole che si riappropri della sua identità, così com’ era negli anni in cui lui stesso ha scritto per l’Eterna. Eravamo più o meno nel ’70. Da tempo musicisti e cantanti dei Gigli non si vedevano così uniti e complici tra loro.
“E’ stata una serata eccezionale, irripetibile – dichiara il cantante Tino Simonetti – abbiamo dimostrato che quando ci si mette insieme, anche noi siamo capaci di cose importanti. E’stato uno spettacolo hollywoodiano che ha tratti mi ha commosso”. Per Simonetti è stato come tornare indietro quando era consuetudine che i cantati dei Gigli si esibissero con una grande orchestra alle spalle. “Vi sono in città grande potenzialità musicali – afferma Simonetti – dobbiamo continuare a stare insieme, gli individualismi non conducono da nessuna parte. E’ tempo di riprendere il progetto del festival della canzone dei Gigli in cui vengono proposte le canzoni inedite alla presenza di un’ orchestra ed interpretate da tutti i cantanti dei Gigli”
Di momento storico parla anche il cantante Raffaele Caccavale. “Quel gioco di colori che ha avvolto l’intera piazza è stato qualcosa di straordinario – afferma lo stesso Caccavale – Ora non dobbiamo disperdere quanto fatto e questa grande occasione che ci si presenta con il sigillo Unesco. Bisogna proseguire e andare avanti. Anche l’esibizione dell’orchestra macedone è stata spettacolare ed intensa, soprattutto quando ha eseguito l’inno di San Paolino”.
Sia Caccavale che Tino Simonetti esprimono un giudizio positivo circa la presenza del maestro De Simone. “E’ una presenza autorevole che può indicare il perimetro entro cui muoversi. Ha la personalità giusta per mettere dei paletti su alcune criticità che vanno rimosse”.
Per Simonetti in particolare sarebbe necessario individuare altre personalità di spicco la cui autorevolezza possa indicare soluzioni anche per disciplinare e coordinare altri settori della Festa, come ad esempio le paranze.