Nola, verso le amministrative: cercasi candidati. Difficoltà per tutti a formare le liste ed il rischio di una lunga instabilità

Nola – Dopo l’inizio “scoppiettante”, la campagna elettorale entra in una fase di “ristagno”. La girandola dei nomi sui possibili candidati a sindaco vive una momentaneamente battuta d’arresto. Strada facendo, infatti, ci si è accorti che sulla scacchiera politica che si pensato troppo ai generali o molto meno agli eserciti che sembrano non esserci. In pratica, il vero problema del prossimo appuntamento elettorale sembra essere decisamente legato alla profonda difficoltà a mettere su le liste. E questo anche in considerazione dei tempi stretti a disposizione. Se dovesse essere confermato il mese di maggio come data possibile per il ritorno alle urne, già nel mese di aprile, i nomi dei canditati dovranno essere pronti per la presentazione ufficiale.

Un obiettivo non semplice anche per chi dispone di un bacino elettorale consolidato. Il sentimento di avversione alla politica, infatti, sta radicalizzandosi in ampie fasce delle comunità. Del resto, due commissariamenti in quattro anni rappresentano un fardello non da poco per la credibilità dell’istituzione comunale. Il fallimento del progetto civico dell’amministrazione Minieri – che si è caratterizzata in massima parte per il suo alto tasso di litigiosità e per il suo immobilismo – ha amplificato ancor di più il disinteresse alla partecipazione attiva alle istituzioni locali. È questa in sostanza la cornice in cui si muove.

IPOTESI AI NASTRI DI PARTENZA

Grandi e sostanziali novità non ci sono. Per ora i temi di fondo sembrano essere due. Da un lato, abbiamo quello che resta dell’ex amministrazione Minieri, l’asse Uniti per Nola e Nola Democratica che potrebbe essere anche il nucleo di una possibile nuova coalizione (naturalmente escludendo quanti sono andato via). Ipotesi che al momento resta tale e che è suscettibile di variazioni in ogni momento, visto che gli scenari sono ancora molto fluidi.

Dall’altro lato, tiene ancora banco la possibilità che i tredici firmatari delle dimissioni contestuali che hanno mandato a casa l’amministrazione Minieri possano ragionare insieme per condividere un progetto comune che comprenderebbe parte dell’ex maggioranza e l’ex opposizione. Per ora siamo solo ai preliminari di questo percorso. Si vedrà nelle prossime settimane se questo discorso andrà avanti.

IL RISCHIO DI UN’ INSTABILITA’ CHE DURI ANNI

Appare altrettanto chiaro che per invertire la rotta rispetto alla prolungata crisi politica – che da tempo attanaglia la città – non è sufficiente una semplice operazione di riposizionamento. E dall’altro canto, però, c’è troppo poco tempo a disposizione per pensare a delle rivoluzioni epocali. Sarebbe il caso che anche i “grandi elettori” nel redigere, seppur con grande difficoltà, le liste considerassero la necessità di lasciare ampio spazio a persone di qualità e con competenze specifiche, favorendo un certo ricambio che potrebbe far bene al sistema politico locale. Assicurare governabilità consolidata oltre che efficienza al Comune: è questa la vera sfida. È questa la vera vittoria. Diversamente dovremo abituarci ad anni di instabilità

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