Nola, turismo: incremento delle presenze nell’ultimo anno. Circa 6000 visitatori intervenuti nel corso dei grandi eventi culturali

Nola – Nonostante le difficoltà legate alla fruibilità di qualche importante sito, gli ultimi dodici mesi possono definirsi certamente positivi per quanto concerne le presenze turistiche nel territorio ed in particolare nella città di Nola.

Tutti gli indici registrano infatti un incremento di presenze. Un risultato raggiunto grazie ad una maggiore esposizione mediatica, alla promozione di vari eventi e soprattutto ad una rinnovata collaborazione tra le istituzioni locali e le associazioni che da anni lavorano sul fronte della promozione dei beni culturali.

Il “principio – guida” è stato quello della concretezza: realizzare quello che è possibile in una fase storica difficile come quella che stiamo vivendo, dove gli spazi per gli investimenti nella culturale sono sempre più ridotti. Un impegno messo in campo senza attendere il mega progetto o il maxi finanziamento di turno che pur sono necessari alla causa. Un lavoro accurato sviluppato cercando di valorizzare al massimo i siti fruibili.  

Un dato con il segno “più” è certamente quello del museo archeologico che nonostante l’importanza dei reperti  custodi è ancora troppo poco conosciuto. Nel corso dell’ultimo anno però le presenze secondo i dati ufficiali del Mbac sono aumentati.

“Va evidenziato – ci spiega Michele Napolitano, presidente dell’associazione Meridies da sempre in prima linea nella promozione dei beni culturali del territorio – che quest’ anno Nola si è aperta anche ad una tipologia turismo nuova come quello dei camperisti che sono giunti in città in due occasioni”. Con un’ area maggiormente attrezzata si potrà imprimere maggior forza a questo tipo di turismo che già in questo primo anno ha registrato notevoli testimonianze di approvazione.

Stazionario invece il dato relativo alle visite delle scuole, con una maggior presenza segnata dagli istituti extra – moenia. Non va dimenticato che in occasione della prima edizione del festival bruniano in città si è avuta la presenza dei più illustri studiosi a livello europeo del pensiero del filosofo degli Eroici Furori.

Tra gli eventi che hanno contribuito a lievitare le presenze dei visitatori vanno segnalati senza dubbio il “Maggio dei monumenti” e Settembrarte. Due appuntamenti che hanno fatto registrare un forte consenso, facendo riscoprire a cittadini e non, siti come Castel Cicala, con il suo planetario, la villa romana di via Saccaccio, e le terme della chiesa di San Biagio.

Anche presso il museo diocesano le visite non sono mancate soprattutto in occasione della notte dei musei e della festività di San Felice dove proprio l‘associazione Meridies ha promosso visite guidate negli orari serali. 

Grazie all’organizzazione di questi eventi sostenuti convintamente e concretamente dall’assessorato ai beni culturali retto da Cinzia Trinchese, sono stati circa 6000 le persone che vi hanno preso parte. Un dato che può essere considerato positivo o negativo a seconda dei punti di vita. Una cosa è certa: si tratta di un riferimento da cui partire, tenuto conto che nell’area nolana non vi è ancora un reale sistema turistico ed un cartellone unico degli eventi. Obiettivi a cui da anni si sta lavorando ma che solo di recente sembra essersi imbroccata la strada giusta. “All’eccellenze monumentali – prosegue ancora Napolitano – vanno collegati i percorsi gastronomici e culinari di cui il territorio è ricco. La città di Nola rappresenta la base logistica ideale per chi vuol visitare la Campania visto che non solo offre un vasto patrimonio storico-artistico- culturale ma è situato anche in una posizione baricentrica rispetto agli altri importanti siti della Regione che sono da qui facilmente raggiungibili”.

Il passo successivo che potrà senza dubbio incrementare in maniera stabile le presenze nel territorio è quello dell’apertura fissa dei siti di interesse culturale. Un obiettivo ambizioso ed al tempo stesso difficile ma che rappresenterebbe una concreta leva per far ripartire la stessa economia locale. 

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