Nola, Tribunale: manifestazione in onore di Marcello Torre

Nola – “Siate sempre degni del mio sacrificio e del mio impegno civile” – L’eredità morale di Marcello Torre, modello etico nella lotta alla corruzione e alla contiguità.

 

Questo il tema della manifestazione in memoria del Sindaco di Pagani ucciso dalla camorra l’undici dicembre del 1980 perché si opponeva alla infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti del post terremoto.

 

La manifestazione è organizzata dall’Osservatorio Democratico Articolo Tre, l’Osservatorio sulla Camorra e l’Illegalità, Consiglio dell’ordine degli avvocati del Foro di Nola, Libera Area Nolana, associazione Marcello Torre, si terrà sabato 18 ottobre dalle ore 10;30 presso il salone delle armi del Tribunale di Nola a p.za Giordano Bruno.

 

Alla manifestazione, introdotta da NICOLA RICCIO del presidio Libera Area Nolana e FRANCESCO URRARO, Presidente C.O.A. Foro di Nola, parteciperanno: ANNAMARIA TORRE, vicepresidente Associazione Marcello Torre e Referente Regionale Libera Memoria; ANTONIO D’AMORE, Referente LIBERA NAPOLI; NINO DANIELE, Assessore Beni Culturali del Comune di Napoli e Presidente dell’Osservatorio sulla Camorra; PEPPE DE CRISTOFARO, membro Commissione Parlamentare Antimafia.

 

Nell’attuale dibattito sulla corruzione e le infiltrazioni criminali nella pubblica amministrazione, il ricordo della figura e dell’esperienza politica fino al sacrificio della vita di Marcello Torre, assume il carattere di ‘guida’ e di modello sia per la professione forense che per l’attività politica.

 

Non solo ricordare l’uomo ma l’azione e l’etica di quest’uomo che cercò fino alla fine di arginare gli interessi criminali negli appalti pubblici difendendo, oltre che la propria dignità, la dignità della politica.

 

Come scrive la Commissione Parlamentare Antimafia:

Non di rado la camorra si è fatta garante del successo elettorale degli amministratori collusi; ha spesso inoltre assicurato la stabilità politica per far procedere senza intralci l’operazione economica intrapresa. Laddove, poi, sindaci ed amministratori comunali non si sono piegati alla logica della collusione, la camorra non si è fatta scrupolo di usare la violenza. È il caso dell’omicidio, avvenuto l’11 dicembre 1980, del sindaco di Pagani, Marcello Torre, colpevole di non aver favorito il sodalizio criminale nell’affidamento di appalti per la rimozione delle macerie. Si tratta di una esecuzione avvenuta a pochissimi giorni dal sisma che costituisce anche un “segnale” nei confronti degli amministratori degli enti locali, ai quali vengono indicate le “procedure” che saranno seguite in caso di non assoggettamento o di dissenso.”

 

La morte di Marcello Torre rappresentò nell’80 la morte di una tradizione politica che, pur sempre influenzata da fenomeni di corruzione e clientelismo, aveva saputo tenersi moralmente distante dalla criminalità organizzata tanto da valorizzare uomini dal profondo rigore etico come Torre; oggi il ricordo della vita, dell’azione civile e del sacrificio dell’avvocato Torre rappresenta un modello di ciò che la politica, la professione, la vita civile devono necessariamente essere.Alla manifestazione sono stati invitati gli istituti scolastici del territorio.

 

 

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