Nola, tentano di svaligiare un appartamento: arrestati dalla Polizia
Nola – Hanno tentato di mettere a segno un colpo, nel primissimo pomeriggio dell’altro giorno, all’interno di un’abitazione in Nola, approfittando della momentanea assenza della proprietaria, ma sono stati bloccati ed arrestati dagli agenti del commissariato di Polizia. “Nola”.
Antonio Giugliano, pregiudicato e Raffaele Scotti, entrambi di 39 anni, con la complicità di Arturo Ferone, pregiudicato di 35anni, quest’ultimo con funzioni di “palo”, sono stati bloccati ed arrestati dai poliziotti, proprio mentre erano intenti a fuggire, dopo aver messo a soqquadro un appartamento, dal quale avevano portato via oggetti e preziosi in oro ed argento.
Gigliano e Scotti, giunti a bordo dell’auto di Ferone, mentre quest’ultimo s’intratteneva a parlare con una vicina della vittima, a scopo di distogliere ogni sospetto, hanno raggiunto il primo piano e, dopo aver forzato la porta d’ingresso, si sono introdotti nell’abitazione.
I poliziotti, giunti sul posto grazie alla segnalazione dei vicini, che avevano udito dei rumori sospetti, hanno subito notato Ferone a bordo della sua auto.
Quest’ultimo, grazie alla testimonianza della signora con la quale si stava intrattenendo a parlare, che avallava il suo alibi circa il fatto che non si era mosso di lì, è stato arrestato successivamente dagli agenti.
Inutile il tentativo dei due, dopo aver scavalcato un muro di cinta, di nascondersi all’interno di un deposito per attrezzi agricoli.
Gli agenti li hanno bloccati e, da una bonifica effettuata lungo il tragitto utilizzato per la fuga, hanno rinvenuto una borsa contenente oggetti in oro ed argento, trafugati all’interno dell’abitazione.
Nel cortile, è stato rinvenuto un palo in ferro di un metro di lunghezza, utilizzato per forzare la porta d’ingresso e, nei pressi del deposito di attrezzi, un telefonino di marca LG, risultato appartenere a Giugliano, così come anche le tracce ematiche trovate su di uno straccio, utilizzato dall’uomo per tamponarsi una ferita al dito. L’alibi che si era creato Ferone, però, ha retto poco.
I poliziotti si sono accorti di una telefonata intercorsa tra lui e Scotti, proprio effettuata per avvisare i complici della presenza della Polizia.
Ferone, infatti, è stato rintracciato ed arrestato così come i complici. Dopo la direttissima, è stato disposto per due degli accusati, l’obbligo di firma, mentre il terzo attenderà il processo da persona libera.