Nola, Snie “I distacchi sono dovuti a disservizi”

Nola – “I recenti distacchi dell’illuminazione pubblica sono dovuti a disservizi e non a forme di protesta per il mancato pagamento delle numerose spettanze pregresse”. A chiarirlo con una nota ufficiale è la locale società elettrica, la Snie, che da anni è impegnata in un estenuante contenzioso con il Comune.

 La società sottolinea che sebbene sia ancora proprietaria di parte degli impianti non ancora riscattati dal Comune, come tra l’altro prevede anche una delibera del Commissario Straordinario del 2003, responsabilmente consente tutt’ora l’accesso alle imprese incaricate dall’ente di piazza Duomo.

Non solo. La Snie, precisa ancora la nota, ha sempre prestato la sua collaborazione  giungendo ad eseguire, pur essendo di competenza della ditta incaricata dal Comune, interventi diretti anche serali ( vedi piazza .G.Bruno e Gescal), dietro semplice richiesta telefonica del responsabile comunale, per la riattivazione di impianti fuori servizio, causati dall’apertura degli interruttori di protezione e i guasti a terra che si possono verificare anche per situazioni transitorie, quali scariche atmosferiche ed altro.

 

“I disservizi – continua la nota – che si sono recentemente verificati sia in zone centrali che periferiche della città sono stati determinati dall’intervento di interruttori ad elevata sensibilità irresponsabilmente disattivati per comodità dalle imprese ma a totale rischio dei cittadini. Gli stessi sono stati ripristinati nei quadri di comando e controllo a tutela della sicurezza delle persone che accidentalmente  dovessero venire a contatto dei pali in dispersione”.

La Snie dunque chiarisce con forza che i distacchi momentanei verificatesi in città non dovuti a forme di protesta, sebbene in passato messe in campo per breve periodo dopo esasperanti e vane richieste di pagamento del servizio. Dunque disservizi e non volontarie interruzioni che la Snie “Per le origini nolane dell’azienda, per la tradizione ultrasecolare di attività nel settore, e non ultimo per le connotazioni storiche del fondatore ing. Errico De Falco, non potrebbe mai eseguire, anche se motivate dalle esasperanti attese di risposta da parte del Comune”

Al momento la vicenda sembra proiettata verso una soluzione attraverso un arbitrato che dovrà determinare la quantificazione dell’indennizzo dovuto per il riscatto dell’impianto.

In particolare, il collegio dovrà decidere sulla richiesta di Snie di un milione di euro circa mentre per  l’ altra vertenza, riguardante le prestazioni eseguite dalla società fino all’anno 2002 e non pagate per intero dal Comune, è prossima la sentenza della Corte di appello di Napoli che dovrà decidere sul ricorso presentato contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Nola.

Detto questo, viene evidenziato come le questioni economiche sul tappeto debbano essere risolte senza ulteriore indugio con un ragionevole accordo, accelerando il giudizio arbitrale in corso, che non può costituire un ennesimo mezzo dilatorio perché in tal caso, la Snie, suo malgrado, per legittimamente tutelare la sua integrità economica e patrimoniale da anni danneggiata dalle varie amministrazioni succedutesi, non potrà che ricorrere in qualunque momento ai drastici provvedimenti, più volte preannunciati al Comune   preavvisandone Prefettura, Procura della Repubblica e Forze dell’Ordine, di distacco totale degli impianti di pubblica illuminazione di sua proprietà “arbitrariamente e senza alcun pagamento finora sfruttati dal Comune”.

“Vogliamo onorare quanto dovuto – afferma l’assessore alle Finanze Antonio Russo – va però certificato, in maniera adeguata, quello che è l’effettivo debito. L’intera questione è in attesa di essere valutata dall’ arbitrato”.

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