Nola, smog da record: 100 sforamenti. Più di Milano
Nola – Smog da record nel nolano. A novembre si è tagliato il pericoloso traguardo dei cento sforamenti da PM10 (polveri sottili) dall’inizio dell’anno. Più di Milano, dove se ne contano “appena” 39.
Una situazione che rappresenta un vero e proprio allarme. Il comitato “Medici per l’ambiente” si mostra estremamente preoccupato per un fenomeno che continua ad aggravarsi senza che vengano messe in campo le dovute iniziative per arginarlo.
“Siamo pronti a portare i dati del monitoraggio all’attenzione della Procura della Repubblica – annuncia Gennaro Esposito, presidente della sottosezione Medici per l’ambiente Isde Nola- Acerra – non possiamo continuare ad assistere in maniera passiva, nonostante le nostre denunce ed i numerosi studi che hanno ben evidenziato la gravità del fenomeno. Occorre agire ed anche in fretta, visto che nel territorio continuano ad aumentare le patologie respiratorie, cardiovascolari, e tumorali, legate all’ alta presenza nell’aria di polveri sottili”.
Secondo uno studio specifico, inoltre, le polveri potrebbero costituire anche un vettore che faciliterebbe la stessa diffusione del coronavirus. Un particolare che non fa altro che accrescere la preoccupazione.
In questi anni di monitoraggio più volte si sono invocate misure di contenimento affinché venissero adottate dai comuni del territorio. Le polveri sottili sono generate soprattutto dal pesante traffico veicolare e dai camini, sia domestici che industriali – commerciali (ad esempio le pizzerie ed altri esercizi di ristorazione). Purtroppo interventi per limitare il traffico, almeno in alcune fasce orarie, sono stati messi in campo solo da pochi comuni ed in maniera saltuaria. Esempi virtuosi – che hanno sviluppato tentativi in tal senso – sono stati nel tempo i comuni di Pomigliano D’Arco, San Vitaliano, Marigliano. Troppo poco per un territorio che strutturalmente – è stato anche detto – presenta un inquinamento di “area vasta”, in considerazione della propria conformazione, dove i promontori intorno creano un “effetto cappa”, determinando una depressione notevole.
“Purtroppo per vari motivi contingenti e anche per i rallentamenti dovuti dal Covid – afferma l’assessore all’ambiente del Comune di Nola Francesco Pizzella – non siamo riusciti a condividere insieme gli altri comuni la proposta elaborata dalla commissione consiliare Ambiente del Comune di Nola, ai tempi della mia presidenza. A breve attendiamo la convocazione del nuovo presidente del tavolo dei Comuni, Edoardo Serpico, per riprendere l’importante progetto, laddove si è interrotto”.
Si tratta di un progetto di delibera da condividere con tutti i comuni dell’area nolana che prevede misure per la riduzione del traffico e l’adozione di abbattitori per i camini