Nola, si paventa un ambulatorio all’interno della sezione Lavoro del tribunale: scoppia la polemica
Nola – Il tribunale di Nola, in particolare la sezione lavoro e previdenza di via Cimitile, potrebbe presto “trasformarsi” in un rischioso ambulatorio. Le voci di corridoio sembrano essere sempre più insistenti tanto da preoccupare già diversi operatori del Palazzo. L’ipotesi che potrebbe prendere forma a breve è quella di allestire, al piano terra della Sezione, una stanza da adibire alle visite mediche, relative alle pratiche Inps, da parte dei CTU (Consulenti tecnici di ufficio) al fine di accertare i livelli di invalidità. L’esigenza pare sia emersa per sopperire alla indisponibilità che perdura da tempo della sede dell’Inail, utilizzata a tale scopo.
Dall’altra parte, sembra che lo svolgimento delle visite mediche presso gli studi dei professionisti nominati come consulenti del tribunale sia poco pratico per i colleghi dell’Inps che devono essere presenti alle stesse. Ecco che il punto di incontro, per quadrare il tutto, verrebbe individuato in un locale all’interno del tribunale di via Cimitile. Uno scenario che però rischia di determinare una situazione alquanto paradossale.
È noto da tempo che gli avvocati, a causa delle misure per il contenimento della pandemia, hanno subito forti limitazioni al loro stesso lavoro. Per consultare le pratiche in cancelleria, ad esempio, si devono sottoporre ad un vero e proprio “Calvario” che prevede prima la registrazione al sito del tribunale per chiedere un appuntamento a cui segue l’ attesa della pec da parte della cancelleria interessata. La prenotazione, inoltre, è valida solo per la singola cancelleria: per consultare quella di un altro giudice, è necessario ripetere l’intera procedura.
Inoltre, tranne per alcune fasi particolari, il processo si svolge interamente in modalità telematica. Ed ora cosa si pensa di fare?
Autorizzare le visite mediche all’interno stesso del tribunale con soggetti che di per sé sono affetti da patologie importanti. Un provvedimento che se realmente adottato sconfesserebbe tutte le misure prese fino ad oggi per arginare il contagio. Va considerato, infatti, che ogni visita prevede la presenza contemporanea almeno di 5 – 6 persone: il paziente ( spesso accompagnato), il medico dell’Inps, l’avvocato di parte, ed il consulente d’ ufficio. Insomma una potenziale “bomba – Covid”, in barba a tutte le precauzioni per evitare assembramenti.
Al momento non vi è ancora nulla di ufficiale, ma le indiscrezioni corrono così come alcune comunicazioni la cui natura non appare chiara. Tra queste, ve ne sarebbe una fatta circolare tra alcuni dei medici – Ctu in cui si fa espresso riferimento a questa sala da allestire al piano terra del tribunale di via Cimitile e che a tale scopo è necessaria una dotazione minima di materiali e piccole attrezzature per renderla idonea alle visite mediche. Segue poi elenco dettagliato.
Da chi sarà fornito l’occorrente? Si pensa ad una colletta tra i vari professionisti?
Interrogativi imbarazzanti se si considera che gli avvocati, durante le udienze, non hanno a disposizione nemmeno sedie e tavoli per svolgere dignitosamente il proprio lavoro.