Nola, rimosso lo striscione di Casapound contro gli immigrati. Michele Cutolo “Noi attenti solo al bisogno senza distinzioni”. Scala “Attenti ai fenomeni xenofobi”
Nola – E’ stato rimosso lo striscione di Casapound affisso l’altra notte lungo il muro della sede della Curia nolana dal lato di vico Duomo. Lo stesso recitava “ Stop all’immigrazione: le risorse sono gli italiani”. Su di un altro si leggeva “Prima gli italiani”. Un’ iniziativa messa in campo da Casapound per protestare contro un incontro formativo promosso dalla stessa diocesi e dalla Caritas per evidenziare le problematiche relative all’ immigrazione.
Striscioni dal messaggio forte che giungono dopo la drammatica vicenda che ha riguardato il senza tetto Sascha barbaramente pestato da un gruppo di giovani locali senza alcun motivo e rispetto al quale la città si è cimentata in una vera e propria gara di solidarietà. Parole che al di là del merito possono costituire, in un momento storico così delicato, l’alibi per una pericolosa spirale di violenza additando gli immigrati come principale causa dei disagi sociali che il territorio vive.
“Non si fa nessuna distinzione di razza siamo tutti figli di un unico Dio – afferma il delegato alle Politiche sociali del comune di Nola, Michele Cutolo – Come Ambito abbiamo sostenuto interamene il progetto inverno insieme alla rete Civitas per assicurare un posto letto nei periodi più freddi dell’anno a quanti non hanno un tetto. Il caso di Sacha è emblematico: evidenzia il senso umano, la cultura e il rispetto alla solidarietà della nostra comunità che in maniera del tutto spontanea ha dato vita ad una serie di iniziative. Noi come amministratori – conclude Cutolo – cerchiamo di pensare tutti e di certo non possiamo fare discriminazione sociali”
Di attenzione a certi fenomeni che possono sfociare in casi di violenza gratuita parla il consigliere di opposizione Carmela Scala. “E’ una vicenda che mi sconcerta – afferma il capogruppo del Nuovo Centro Destra , Carmela Scala – episodi e casi di xenofobia non si sono mai verificati nel nostro territorio. Oggi purtroppo ci troviamo a fronteggiare una realtà nuova”. Secondo Scala occorre che la politica intervenga affinché l’immigrazione possa essere gestita in maniera controllata senza far venire meno i presupposti di sicurezza della comunità
“Il fenomeno – aggiunge Scala – va regolarizzato e controllato soprattutto a livello di politiche centrali. Ma anche come comune dobbiamo attivarci: occorre studiare le presenze sul territorio, la qualità della loro vita, a quali servizi accedono se i minori frequentano la scuola. L’immigrazione è certamente una risorsa ma quando non è lasciata fuori dalle regole, visto che è nostro dovere tutelare i nostri cittadini assicurando adeguati livelli di sicurezza. Tutto questo però nulla c’entra con la violenza ed il caso di Sascha deve farci riflettere tutti e ricordare che anche noi, soprattutto meridionali abbiamo avuto un passato da migranti”.