Nola, riapre il Museo archeologico. Il direttore Franzese “In primavera una biblioteca dedicata ad Aldo Masullo”
Nola – “Finalmente si ritorna alla cultura e alle bellezze con l’apertura del musei. Bellissima ricostruzione delle capanne della preistoria ..”. Il registro dei visitatori torna nuovamente a riempirsi di commenti entusiasti per le bellezze custodite nello “scrigno” del museo archeologico, costituendo così il segno che anche in città, un altro piccolo passo verso il lungo cammino – che porterà alla normalità – è stato fatto.
A via senatore Cocozza, la cultura “riapre” il porte al pubblico all’indomani delle ultime disposizioni che consentono, in zona gialla, la visita ai musei. L’accesso è possibile dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 19.00, orario continuato.
L’accesso è possibile seguendo tutte le prescrizioni previste dalla normativa in attesa di evoluzioni ulteriori che si spera possano segnare sempre più l’uscita dal tunnel della pandemia.
Anche nella giornata di ieri si sono registrate delle visite, segno che c’è voglia di evadere. “Spesso sono i nuclei familiari a recarsi al museo insieme ai loro bambini – afferma il direttore del museo archeologico di Nola, Giacomo Franzese – è la testimonianza plastica che le persone hanno bisogno di ritrovare una dimensione che li possa portare fuori, per un attimo, dal drammatico momento che stiamo vivendo. In questo, il museo aiuta, in piena sicurezza, a riscoprire un minimo di serenità”.
I flussi, naturalmente, sono ancora minimi e contingentati, ma rivedere i corridoi riprendere vita, con i più piccoli ammirare i reperti in maniera stupita e meravigliata, rappresenta, in qualche modo, il seme della rinascita. Per il prossimo futuro c’è ancora grande incertezza. Per ora si procede, inevitabilmente, step by step. “Non ci resta che attendere l’evoluzione della situazione – continua il direttore Franzese – l’apertura è stato un primo passo”.
Con la venuta, ormai da qualche anno, del direttor Franzese, il museo archeologico è ormai uno spazio in continuo divenire che si pone in costante rapporto osmotico con le iniziative e gli stimoli culturali che provengono dalla comunità, in particolare delle associazioni. Nonostante la sospensione, si continua a programmare in attesa di tempi migliori. “Abbiamo ritenuto – continua Franzese – finalizzare la partecipazione del museo al progetto SA.V.A.GE con l’allestimento di una biblioteca dedicata ad Aldo Masullo, l’illustre concittadino nolano venuto a mancar enei mesi scorsi. La stessa sarà destinata ai libri e alle pubblicazioni legate alla Festa dei Gigli che saranno donati (ciascun volume sarà vidimato con il nome del donante) da appassionati e studiosi, arricchendo in città il materiale di studio relativo ad un patrimonio antropologico e un bene immateriale, come la Festa, dal 2013 sotto l’egida dell’Unesco, nell’ambito della Rete italiana delle Grandi Macchine a Spalla”. Il completamento della nuova sezione del museo sarà completata nella prossima primavera.