Nola, Premio Candelaio: alla IX edizione premiati il maestro Peppe Barra e la scrittrice Adriana Pannitteri
Nola – Il premio Candelaio, promosso dall’associazione Passepartout, è arrivato alla sua IX edizione e, come di consueto, la location dove si è svolta la premiazione è stata la sala del Museo Storico Archeologico di Nola.
A ricevere il prezioso riconoscimento – una preziosa opera che richiama al filosofo Giordano Bruno – sono stati l’imprenditore Pasquale Bruscino, a merito del suo impegno sul territorio e nell’imprenditoria ambientale; la scrittrice e giornalista Adriana Pannitteri, per il libro, pubblicato da Vallecchi Firenze, “Il sangue delle donne” e ultimo, ma non per importanza, il maestro Peppe Barra, con “Peppe Barra racconta Napoli”, libro scritto con Conchita Sannino.
L’evento ha visto una coppia di ragazzi, dell’I.S.I.S G. Albertini, mettere in scena un testo scritto da loro, oltre agli interventi della giornalista Carmela Maietta e dell’avvocato Olga Izzo, le quali si sono soffermate, durante la presentazione del iniziative per contenerlo. La Pannitteri, in particolare, ha affermato che “si deve lavorare sull’individuo, evitando di affermare frasi fatte del tipo: “devono buttare la chiave” oppure “deve morire”, perché non si deve essere indifferenti verso queste situazioni”.
A seguire, è stata la volta di Peppe Barra che ha illustrato il proprio libro in cui lui ha approfondito il suo legame con la città di Napoli attraverso la conversazione con Conchita Sannino. Il maestro ha parlato della sua infanzia a Procida, per poi ricordare gli anni bui della guerra, fino ad arrivare al sodalizio artistico con la madre Concetta e, dunque, con l’opera “Gatta Cenerentola”.
Verso la conclusione dell’evento, il gruppo musicale di posteggia napoletana composto da Claudio, Diana e Massimiliano ha dedicato al maestro Barra, il brano del compianto Pino Daniele, “Cammina cammina”.
A coordinare l’evento è stata la presidente dell’Associazione Passpartout, Anna Maria Silvestro. Come sempre l’iniziativa è stata possibile grazie al grande lavoro e all’incrollabile passione di Rosa Barone, pioniera di questo premio, ed operatrice culturale, tra le prime, ad impegnarsi nel mondo dei libri da oltre un ventennio
di Michelangelo Polise