Nola, porge l’ultimo saluto al maestro Nicola Vecchione
Nola – Nola tributa l’ultimo saluto al maestro cartapestaio Nicola Vecchione. La cerimonia funebre si è celebrata ieri mattina presso la Cattedrale di Nola. In tanti, amici, conoscenti, appassionati della Festa si sono stretti intorno al feretro di un uomo geniale che ha dato tanto alla tutela e alla conservazione di quelli che sono i valori autentici della tradizione. La sua è stata un’ esistenza tormenta come lo è sovente quella di tutte le persone creative. Erede di un’ importante famiglia da sempre legata all’arte della cartapesta, Nicola è stato il continuatore di quella storia di cui è andato sempre fiero. Importante è stato il suo contributo di idee e di impegno artistico soprattutto negli anni scorsi allorché la tradizione dei Gigli è stata chiamata ad esibirsi con un Giglio in alcune città europee in particolare in Portogallo. “Siamo cresciuti insieme – ricorda il cantante Tino Simonetti – in quella parte della città conosciuta come o’ vic’ a pace. Nicola aveva da giovane la grande passione per il calcio e per anni è stato un grande calciatore . Insieme abbiamo condiviso la passione per Subbuteo. Da adultia bbiamo cominciato a giocare coi nostri amati Gigli, Nicola a modellare ed inventare ed io a cantare. Le sue più grandi opere – continua ancora del Simonetti, la realizzazione del Giglio Sarto del 1996 e del Calzolaio del 2003 che sono consegnati nel “gotha” della Festa dei Gigli. E poi c’è da ricordare il suo entusiasmo in Portogallo. Purtroppo poi abbiamo assistito il declino con la sua malattia”. Numerosi i messaggi di cordoglio provenienti da più parti a testimonianza del segno indelebile lasciato da Nicola Vecchione in tutto il movimento dei Gigli. La sua è stata una vita interamente spesa per la tradizione alla ricerca di modelli di promozione ma soprattutto di tutela dei suoi valori veri, in particolar modo della macchina da festa. Era profondamente assertore della valenza della cultura nolana intesa a tutto tondo che non comprendeva solo la Festa dei Gigli ma anche il pensiero e l’opera del filosofo Giordano Bruno. Affollata la cerimonia funebre che ha visto la presenza non solo dei tanti amici ma anche di diversi rappresentanti delle istituzioni, in particolare quelli comunali con il sindaco Biancardi in testa, e la Fondazione Festa dei Gigli con la presenza, tra gli altri, dello stesso presidente Raffaele Soprano. Il patrimonio di passione e di arte messo in campo in tutti questi anni da Nicola Vecchione rappresenta con la sua prematura scomparsa una preziosa testimonianza di amore verso la Festa dei Gigli e la storia della città di Nola che tutti i cittadini avranno il compito di custodire ed alimentare.